Attualità

Il giallo degli audio rubati a Raoul Bova, c’è l’inchiesta

L'amico della modella Ceretti su Instagram smentisce: "Non sono indagato"

di Maria Graziosi -


Il giallo degli audio rubati a Raoul Bova, ora l’amico della modella Martina Ceretti smentisce di essere indagato ma asserisce, in una storia Instagram, di essere solo “persona informata sui fatti”. Si tratta di Federico Monzino che, sui social, ha replicato alle notizie che lo riguarderebbero in merito alla vicenda. Una storia che intreccia a uno dei volti più noti e riconoscibili dello showbiz italiano, Raoul Bova, una storia di presunti ricatti e tentativi di estorsione.

Le parole di Monzino

Su Instagram, Monzino “rettifica” le notizie che lo riguardano sulla questione: “Prendo le distanze dalla ricostruzione sui fatti accaduti nella vicenda Raoul Bova-Martina Ceretti”. Ma non è tutto perché il messaggio prosegue: “Prendo le distanze anche dalla sua accusa nei miei confronti di una presunta estorsione. Ci tengo anche a precisare che non sono indagato, ma semplicemente come Corona e Martina sono una persona informata sui fatti”. Infine precisa: “Ho già informato i miei legali di quanto pubblicato dal medesimo e dai giornali”.

Raoul Bova e gli audio rubati

L’attore, come riporta Repubblica, sarebbe stato “contattato” da qualcuno che gli avrebbe chiesto di pagare, senza mai dirlo esplicitamente, altrimenti sarebbero state rese pubbliche le conversazioni private intercorse tra lui e la modella-influencer Martina Ceretti, 23 anni. L’avviso non sarebbe stato minimamente colto da Bova che non avrebbe mai nemmeno risposto a chi aveva cercato di contattarlo. Solo che, qualche giorno dopo, quelle chat sono state effettivamente rese pubbliche. Per l’attore è il colpo di grazia sulla relazione con Rocio Munoz Morales. I due si lasciano e non lo fanno “bene”. Lui, difatti, sostiene che la storia tra loro fosse ormai finita all’epoca degli scambi con la Ceretti. Munoz, invece, smentisce.

Corona, sempre lui

A diffondere gli audio rubati a Bova è stato Fabrizio Corona sul suo podcast Falsissimo. Una notizia bomba che l’ex fotografo dei vip non s’è tenuto certo per sé. Corona, però, non risulta indagato dalla Procura di Roma sulla vicenda. L’unica cosa più o meno certa sarebbe che il numero di telefono che ha contattato Bova è intestato a un prestanome ignaro dell’intera faccenda. Ora l’obiettivo della Procura di Roma è dare un volto a chi avrebbe tentato di ricattare il volto di tante serie tv, di tanti film, un simbolo per una generazione (non solo) di ragazze e ragazzi.


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