Economia

Aumenta il deficit energetico: a marzo raggiunge 8.256 milioni

di Alessio Gallicola -


Continua a crescere il deficit energetico italiano, che a marzo ha raggiunto quota 8.256 milioni. In un anno la crescita è notevole, se si considera che nel 2021 si era attestato a quota 2.673 milioni. La comunicazione dell’Istat arriva non certamente inattesa ma le proporzioni sono considerevoli. Cresce invece in misura più contenuta l’interscambio di prodotti non energetici, che passa da 7.479 milioni per marzo 2021 a 7.742 milioni per marzo 2022. “Gli acquisti di prodotti energetici – illustra l’Istat – soprattutto da Russia e paesi OPEC, contribuiscono per 36 punti percentuali al marcato aumento tendenziale delle importazioni italiane dai paesi extra Ue e il deficit energetico si amplia notevolmente”.
Più in generale, sempre facendo riferimento ai dati del mese di marzo, l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue segna un aumento congiunturale per entrambi i flussi. E’ leggermente più ampio per quanto riguarda le importazioni (+2,3%) rispetto alle esportazioni (+2,0%). Dal canto suo l’export cresce su base annua del 22,1%.
L’aumento si riferisce a tutti i comparti ma ovviamente la parte del leone la fa l’energia (+47,9%), seguita dai beni di consumo non durevoli (+28,0%). Per quanto concerne l’import, invece, il dato di marzo fa registrare una crescita tendenziale più marcata (+60,9%), che risente anche in questo caso in massima parte dall’energia (+176,1%).
Sbilanciato anche il rapporto tra avanzo e disavanzo commerciale con i Paesi extra Unione Europea: il disavanzo è pari a 515 milioni, a fronte di un avanzo di 4.806 milioni dello stesso mese del 2021.


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