Politica

Balenotteri bianchi

di Edoardo Sirignano -

MARIO BACCINI PRESIDENTE ENTE NAZIONALE MICROCREDITO


Altro che vittoria di Giorgia o Elly, queste sono le comunali dei balenieri.

Il re di Ceppaloni perde il trono

A parte il povero Clemente Mastella che perde nella sua amata Ceppaloni, si respira un vento di centro. Lo stesso sindaco di Benevento, pure se ottiene una batosta inattesa, resta centrale nelle cronache. Le vecchie glorie dello scudocrociato, d’altronde, sono maestri nel conquistarsi spazi sui giornali: “Se Boschi – dichiara al Corsera – perde le amministrative nella sua città nessuno dice niente. Stesso discorso a Brescia se viene sconfitta Meloni. Se, invece, non vinco io, tutti a chiedersi il perché”. La verità è che i primi amori non si scordano mai.

Lo scudocrociato torna a vincere

Basti pensare al caso di Imperia, dove ancora una volta, non c’è FdI o la Lega, ma il solito Claudio Scajola. Neanche la tanto discussa inchiesta sulla casa al Colosseo, è riuscita a metterlo al tappeto. L’ex ministro berlusconiano, però, non è l’unico orfano di mamma Dc a sorridere in questa tornata. Esultano per le percentuali, che stavolta non si aggirano intorno all’uno per cento, i vari Cesa e De Poli. L’Udc ad Acceglio (Cuneo) prende il 19 per cento, a Roure (Torino) il 13 e a Francavilla Fontana l’8. Risultati, che a queste latitudini, non si registravano da anni. La festa dell’amicizia organizzata da Totò Cuffaro ha portato bene alle truppe dei bianchi. Finanche i cattolici di Desideri, quelli che dicono di aver vinto la battaglia legale sul simbolo, esultano per San Felice a Cancello (Caserta). Grazie all’apporto dell’ex ministra grillina Elisabetta Trenta, saranno presenti pure alle regionali in Molise. Sarà contento il fondatore e battagliero avvocato Antonio Cirillo. Il vero vincitore della contesa, però, è certamente Mario Baccini, il re del microcredito. L’ex ministro azzurro, questa volta, riesce a battere Esterino Montino, il marito della Cirinnà, nell’inespugnabile roccaforte di Fiumicino. Dopo la sconfitta di cinque anni fa, l’uomo per cui i sindaci dei piccoli comuni fanno la fila si prende la rivincita nella cittadina conosciuta per l’aeroporto e i ristoranti di pesce. Le buone notizie, però, non mancano.

Il ritorno di Alfano

Fa discutere e non poco il ritorno di Angelino Alfano. Secondo una ricostruzione del Fatto, il delfino di Berlusconi, dopo essersi dedicato per anni agli affari, sarebbe pronto a tornare nei salotti buoni della politica. Nel pomeriggio di giovedì incontra il sottosegretario Alfredo Mantovano . L’obiettivo è far diventare la Fondazione De Gasperi, di cui è presidente, la culla di una nuova balena bianca chiamata “partito conservatore”. A sposare la causa ovviamente l’estremista di centro Gianfranco Rotondi, da mesi al lavoro per la costruzione di una grande casa moderata incentrata sulla figura della premier Meloni. A quest’ultima, d’altronde, i cattolici servono come il pane, considerando che i sovranisti sembrano tornare a essere affascinati dal Carroccio di Salvini.

Vecchie glorie alla riscossa

L’ultima novità, infine, è quella pubblicizzata e voluta da Carlo Giovanardi. Iniziativa Popolare, riunitasi nel teatro parrocchiale di San Lorenzo in Lucina, nella capitale, è al lavoro per costruire una nuova creatura popolare in vista delle europee. Si occuperà del coordinamento organizzativo l’onorevole Mario Tassone. Sottoscrivono, intanto, un documento comune: Giuseppe Gargani, il presidente dell’associazione ex parlamentari, Domenico Scilipoti, l’ex deputato diventato famoso per il passaggio da Italia dei Valori a Forza Italia che consentì a Berlusconi di restare al governo, Maurizio Eufemi, Corrado Giardina, Renato Grassi, Mioara Done e Paolo Magli. C’è di tutto e di più, insomma. Ci sono, poi, gli scontenti del Partito Democratico che devono ricollocarsi. Giuseppe Fioroni ne sa qualcosa. Il mondo dell’associazionismo non può consentire a una compagna come Schlein, che vuole l’utero in affitto, di guadagnare terreno. Ecco perché tornano in campo pezzi grossi della Cisl come Raffaele Bonanni o autorevoli volti della Comunità di Sant’Egidio come il fondatore Andrea Riccardi. Una nuova Todi è dietro l’angolo. Il tesoretto elettorale dell’Azione Cattolica non può essere lasciato al Renzi di turno o al primo Calenda che capita.

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