Attualità

Banca Etruria, tutti assolti gli imputati. Boschi: “Ho pianto come una bambina”

di Giovanni Vasso -


L’ex ministro esulta per la pronuncia del tribunale che ha assolto il papà Pierluigi: “Si chiude un calvario durato sette anni”

Consulenze d’oro a Banca Etruria, assolti tutti i quattordici imputati. La decisione è arrivata nella giornata di oggi ed è stata pronunciata dal giudice di Arezzo. Tra di loro c’era anche il padre dell’ex ministro Maria Elena Boschi, Pierluigi, ex vicepresidente dell’istituto di credito per il quale la pubblica accusa aveva chiesto la pena di un anno. La notizia dell’assoluzione ha immediatamente scatenato il dibattito politico anche perché la stessa Boschi ha voluto condividere sui social un messaggio di vicinanza, affetto e solidarietà nei confronti del padre.

“Oggi ho pianto. Avevo giurato a me stessa che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l’ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico. Ho pianto come una bambina, in ufficio, alla Camera”, ha scritto in un lungo post l’ex ministro: “Ho pianto perché mio padre è stato assolto dall’ultima accusa che gli veniva mossa su Banca Etruria. Con oggi si chiude un calvario lungo sette anni. E si chiude nell’unico modo possibile: con la certezza che mio padre era innocente”.

Boschi ha aggiunto: “La verità giudiziaria non cambia niente per me: ho sempre saputo che mio padre è stato attaccato sui media e non solo per colpire altri. Ma oggi la verità giudiziaria stabilisce ciò che io ho sempre saputo nel mio cuore: mio padre è innocente. E ora  lo sanno tutti, non solo la sua famiglia. Lo sa il popolo italiano, nel cui nome la sentenza è stata pronunciata”.

Quindi s’è tolta qualche macigno dalle scarpe: “Lo sanno le Istituzioni di questo Paese che io ho servito con dignità e onore. Lo sanno gli avversari politici che mi hanno chiesto le dimissioni per reati che mio padre non aveva fatto. Lo sanno i talk che hanno fatto intere trasmissioni contro di me e di noi e che non dedicheranno spazio a questa vicenda. Lo sanno gli odiatori che mi hanno insultato spesso con violenza verbale e frasi sessiste nel silenzio complice e imbarazzato di tanti”.

Maria Elena Boschi ha concluso così il suo post: “Questa vicenda ha segnato la mia vita e la mia carriera molto più di quanto uno possa pensare: ma le lacrime di oggi sono lacrime di gioia e di speranza. Perché nessuno debba subire quello che ha subito la mia famiglia. Combatterò per una giustizia giusta. E ringrazio quei tanti magistrati che in ogni angolo del Paese fanno prevalere il diritto sull’ingiustizia. Grazie a chi mi è stato vicino. Ti voglio bene babbo”. 


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