Secondo Andrea Enria, capo della vigilanza bancaria della Bce, alle parole delle banche sull’impegno nella gestione dei rischi climatici e ambientali non sono poi seguiti i fatti.
“Sembrano produrre un mucchio di informazioni vaghe su tematiche green, per nascondere la qualità fino ad oggi insufficiente della loro disclosure”, ha dichiarato.
Enria ha poi esposto i risultati dell’ultimo rapporto stilato dalla vigilanza: “Abbiamo visto dei progressi, specialmente nell’area del risk management, dei modelli di governance e di business. Ma le banche restano lontane da dove le vorremmo. Nel 2021 7 su 10 hanno fornito informazioni sul risk management e la governance su clima e ambiente, a fronte di 5 su 10 nel 2020. Nessuna delle banche ha fornito informazioni che raggiungessero pienamente i livelli auspicati dalla vigilanza e solo il 12% ha fornito una qualche valutazione su come intendano allineare i loro portafogli agli accordi di Parigi”.
Enria ha poi sostenuto fortemente che rendere la gestione dei rischi su clima e ambiente una priorità della vigilanza si traducerà in una gestione efficace di questo aspetto nelle banche. “Sono altrettanto fiducioso che le banche beneficeranno dalla transizione verde”.
BANCHE, ENRIA: SU GESTIONE RISCHI CLIMA SOLO PAROLE

Secondo Andrea Enria, capo della vigilanza bancaria della Bce, alle parole delle banche sull’impegno nella gestione dei rischi climatici e ambientali non sono poi seguiti i fatti.
“Sembrano produrre un mucchio di informazioni vaghe su tematiche green, per nascondere la qualità fino ad oggi insufficiente della loro disclosure”, ha dichiarato.
Enria ha poi esposto i risultati dell’ultimo rapporto stilato dalla vigilanza: “Abbiamo visto dei progressi, specialmente nell’area del risk management, dei modelli di governance e di business. Ma le banche restano lontane da dove le vorremmo. Nel 2021 7 su 10 hanno fornito informazioni sul risk management e la governance su clima e ambiente, a fronte di 5 su 10 nel 2020. Nessuna delle banche ha fornito informazioni che raggiungessero pienamente i livelli auspicati dalla vigilanza e solo il 12% ha fornito una qualche valutazione su come intendano allineare i loro portafogli agli accordi di Parigi”.
Enria ha poi sostenuto fortemente che rendere la gestione dei rischi su clima e ambiente una priorità della vigilanza si traducerà in una gestione efficace di questo aspetto nelle banche. “Sono altrettanto fiducioso che le banche beneficeranno dalla transizione verde”.