Attualità

Barcellona all’avanguardia contro il caldo estremo

di Gianluca Pascutti -


Barcellona – In risposta diretta alle ondate di calore sempre più frequenti e intense causate dai cambiamenti climatici, Barcellona compie un nuovo passo da pioniere nella resilienza urbana. Il Comune ha annunciato l’ampliamento della rete dei cosiddetti “rifugi climatici”, portando il numero complessivo a 400, distribuiti in modo capillare su tutto il territorio cittadino. L’obiettivo è chiaro: garantire protezione e refrigerio a ogni cittadino, specialmente i più vulnerabili, durante i picchi di caldo estremo previsti per l’estate.

I rifugi climatici non sono strutture emergenziali temporanee, ma spazi pubblici e semi-pubblici – biblioteche, musei, scuole, centri civici, piscine e aree verdi, riconvertiti o adattati per offrire refrigerio, ombra, acqua potabile e un luogo di sosta sicuro. Alcuni “micro-rifugi”, come farmacie o negozi, completano la rete, rendendo accessibili queste oasi urbane a più del 90% della popolazione, sempre entro 10 minuti a piedi.

Per affrontare una delle criticità emerse negli anni precedenti – la chiusura estiva di molte strutture – l’amministrazione cittadina ha previsto l’apertura continuativa di numerosi rifugi anche nel mese di agosto: 256 nei giorni feriali e 189 nei weekend. Parallelamente, giochi d’acqua attivi in fasce orarie dedicate (mattino e tardo pomeriggio) sono stati installati in varie aree pubbliche per offrire sollievo ai più piccoli.

Il piano si inserisce in una strategia più ampia di adattamento climatico urbano. Grazie al “Plan de Sombra”, sono state già create 66 nuove aree ombreggiate, con l’ambizione di arrivare a 194 entro il 2027. A completare il sistema, un’allerta meteo articolata su tre livelli informa i cittadini con tempestività in caso di temperature pericolose.

Barcellona si conferma così un modello europeo di riferimento nella lotta agli effetti delle crisi climatiche, dimostrando che le città possono e devono essere protagoniste nell’offrire risposte concrete, intelligenti e inclusive. Un esempio replicabile anche altrove, mentre l’Europa si prepara a un’altra estate rovente.


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