Politica

Basilicata: questa sera il nome del nuovo governatore

di Lino Sasso -

I tre candidati in Basilicata


Le urne per le elezioni ragionali in Basilicata resteranno aperte fino alle 15 di oggi. Dunque, già in serata sapremo se Vito Bardi, governatore uscente sostenuto dal centrodestra, Azione e Italia Viva, avrà ottenuto la riconferma o se dovrà cedere il passo a Piero Marrese, presidente della provincia di Matera e candidato di Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e alcune liste civiche, oppure a Eustachio Follia, giornalista ed esponente di Volt.

Una sfida particolarmente calda per centrosinistra e centrodestra che al momento sono in ‘pareggio’ per quanto attiene le elezioni regionali già svoltesi nel 2024 che hanno visto la vittoria della grillina Alessandra Todde in Sardegna e la riconferma dell’esponete di Fratelli d’Italia Marco Marsilio in Abruzzo. Partita quella delle autonomie che si chiuderà solo in autunno con il rinnovo dell’amministrazione regionale umbra e che vedrà i seggi piemontesi impegnati, invece, per un doppio appuntamento in occasione delle europee del prossimo 8 e 9 giugno.

Tornando alla Basilicata, l’importanza di un’affermazione nella terra lucana è risultata evidente negli ultimi giorni della scorsa settimana che hanno visto la presenza di tutti i leader di partito partecipare alle chiusure della campagna elettorale. Al comizio conclusivo del centrodestra, che si è tenuto venerdì a Potenza, hanno partecipato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, Maurizio Lupi, Lorenzo Cesa e Gianfranco Rotondi. Non è mancata qualche stoccata per l’assenza di Carlo Calenda e Matteo Renzi che, pur facendo parte della coalizione di Bardi, non hanno partecipato o non sono stati invitati, come suggerirebbe un’interpretazione più maligna della loro mancata presenza sul palco per la chiusura della campagna elettorale.

Presenti nella regione ma da ‘separati in casa’ anche Giuseppe Conte ed Elly Schlein sui cui rapporti pesa ancora lo strappo grillino a Bari e in Puglia a seguito del quale, se non archiviate, sono decisamente compromesse ipotesi di alleanze future. Di certo le europee rappresenteranno uno spartiacque importante per la definizione dei nuovi equilibri a sinistra dove la vera sfida, che va ben al di là di quella sui territori, riguarda la leadership della coalizione. Ma non solo, perché proprio come le regionali il rinnovo del Parlamento europeo peserà anche sugli assetti politici anche della maggioranza, con lo spettro di un rimpasto di governo che incombe ormai da tempo.


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