Economia

I timori della Bce per la crescita, dai dazi la mazzata finale?

di Giovanni Vasso -

BCE EUROTOWER EURO TOWER SEDE


La Bce teme per la crescita, già zoppicante, dell’Europa a cui i dazi potrebbero dare la mazzata finale. Ed è stato per questo se il 17 aprile scorso ha deciso di tagliare, ulteriormente, i tassi di interesse di un quarto di punto. Il bollettino da Francoforte, nel pieno dell’incertezza sulle tariffe, parla chiaro. Se è vero che “l’economia dell’area dell’euro ha acquisito una certa capacità di tenuta agli shock mondiali” tuttavia lo è altrettanto il fatto che “le prospettive di espansione si sono deteriorate a causa delle crescenti tensioni commerciali”. “I rischi al ribasso per la crescita economica sono aumentati – si legge nel bollettino Bce -, il considerevole acuirsi delle tensioni commerciali su scala mondiale e le incertezze associate probabilmente indeboliranno la crescita dell’area dell’euro frenando le esportazioni e potrebbero comprimere gli investimenti e i consumi”. E difatti i dati sul Pil nel primo trimestre di quest’anno per le maggiori potenze economiche europee non sono stati proprio lusinghieri. Ma non è tutto perché le prospettive per la Bce: “Sono offuscate da eccezionale incertezza. Gli esportatori dell’area dell’euro si trovano ad affrontare nuove barriere agli scambi, la cui portata resta tuttavia poco chiara. Le turbative nel commercio internazionale, le tensioni nei mercati finanziari e l’incertezza geopolitica gravano sugli investimenti delle imprese. Anche i consumatori, divenendo più cauti riguardo al futuro, potrebbero contenere la spesa”. Ma non basta: “La frammentazione delle catene di approvvigionamento mondiali potrebbe determinare un’ascesa dell’inflazione spingendo al rialzo i prezzi all’importazione. Anche un incremento della spesa per la difesa e le infrastrutture potrebbe far aumentare l’inflazione nel medio termine. I fenomeni meteorologici estremi, e più in generale il dispiegarsi della crisi climatica, potrebbero far salire i prezzi dei beni alimentari oltre le aspettative”. Insomma, la crescita europea per la Bce era (ed è) a rischio. E queste considerazioni, forse, potranno estendere ancora un po’ e anche alle prossime riunioni il trend ribassista sui tassi.


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