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Benvenuti in America: Visa, MasterCard o bonifico bancario?

Negli Usa arriva il visto con caparra: fino a 15mila dollari per entrare (e dimostrare che te ne andrai). Accoglienza sì, ma solo con fideiussione

di Andrea Fiore -


Negli Stati Uniti potrebbe presto diventare più difficile entrare. E parecchio più caro. Il Dipartimento di Stato ha annunciato un programma pilota che prevede una cauzione fino a 15.000 dollari per chi richiede un visto temporaneo, turistico o di lavoro, provenendo da Paesi considerati a rischio per permanenze prolungate oltre il termine in America.

L’obiettivo è semplice: disincentivare chi arriva regolarmente ma poi non se ne va. Un problema reale, certo, ma la soluzione? Pagare in anticipo, come al check-in di un albergo, per dimostrare che davvero si intende partire alla fine del soggiorno. Più che accoglienza, suona come una prova di affidabilità al contrario.

Chi conosce la storia recente, sa che non è un’idea nuova. Era già comparsa nel 2020 sotto l’amministrazione Trump, ma poi era sparita nei corridoi della burocrazia. Ora torna con una nuova veste, ma lo stesso spirito di fondo: fidarsi è bene, farsi lasciare 15mila dollari è meglio.

Fidarsi è bene

Il Dipartimento promette che tutto sarà trasparente. I Paesi coinvolti verranno indicati sul sito ufficiale almeno 15 giorni prima dell’avvio del programma, e l’elenco potrà essere aggiornato. I soldi verranno restituiti, assicurano, se il visitatore lascia il Paese nei tempi previsti, se ottiene la cittadinanza o, nel peggiore dei casi, se muore. Una clausola che suona come un dettaglio grottesco infilato in un regolamento troppo serio per essere parodiato.

Eppure la domanda sorge spontanea. Chi potrà permettersi una visita negli Stati Uniti con una caparra così alta? È davvero uno strumento per gestire meglio i flussi migratori, o è un modo elegante per alzare nuove barriere, selezionando i “benvenuti” in base al conto in banca?

A braccia aperte

Il programma viene definito sperimentale. Ma come tutti gli esperimenti, farà da laboratorio sulle vite reali delle persone. Alcune in viaggio per vacanza, altre per lavoro, altre ancora per inseguire un’opportunità. E chissà quanti, davanti alla richiesta, rinunceranno in silenzio. Non perché non vogliano rispettare le regole. Semplicemente, perché non possono permettersi di dimostrarlo con un bonifico.

Alla fine, l’immagine resta chiara. L’America ti accoglie, ma chiede una garanzia. Entra pure, se puoi pagare. La Statua della Libertà regge la fiaccola con una mano, ma con l’altra controlla il saldo.


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