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di Giovanni Vasso -

SUPERCOMPUTER LEONARDO CINECA


Centoventi milioni (di euro) e duecentocinquanta milioni di miliardi di calcoli, al secondo. È stato “acceso” a Bologna il supercomputer Leonardo. Si tratta della quarta macchina informatica più potente al mondo, che “viaggia” a una velocità di 250 petaflop. È il quarto più potente al mondo, il secondo che si inaugura in Europa dopo quello di Lumi a Kajaani, in Finlandia.
Il progetto è stato portato avanti da istituzioni comunitarie come EuroHpc Ju, l’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni, il ministero dell’Università e della Ricerca, il consorzio Cineca che raggruppa 69 atenei e 27 istituzioni pubbliche nazionali italiane.
La cerimonia si è tenuta ieri mattina al Tecnopolo di Bologna, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Insieme al Capo dello Stato c’erano il presidente della Conferenza episcopale italiana, nonché arcivescovo del capoluogo emiliano Matteo Zuppi, l’ex premier Romano Prodi, il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Bologna Lepore e diversi esponenti delle istituzioni comunitarie. Assenti, invece, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e la premier italiana Giorgia Meloni.
Leonardo permetterà di supportare, come mai prima di oggi, la ricerca sul cancro e finalizzata alla scoperta di nuovi farmaci. Sarà inoltre funzionale alla comprensione del funzionamento del cervello umano, alla scoperta di tecnologie energetiche pulite, l’elaborazione di modelli climatici più precisi, nonché l’aiuto nella previsione e nel monitoraggio di disastri naturali e pandemie.
Sono attesi quasi 1.500 ricercatori. Tutti potranno avvalersi dei calcoli ad altissima velocità di Leonardo, dall’Italia e da tutta l’Europa. La prima a usufruire dell’infrastruttura sarà l’azienda biofarmaceutica Dompé che utilizzare la macchina per le sue ricerche contro le pandemie, finalizzate allo sviluppo di nuovi farmaci ad alto fabbisogno di cura.
Il supercomputer servirà a supportare la rete di calcolo ad altissime prestazioni Ue che poggerà su otto macchine ad elevatissimo potenziale. Dopo gli elaboratori finlandese e italiano, sarà la volta dei computer Deucalion in Portogallo e Mare Nostrum 5 in Spagna. A giugno 2022, inoltre, è stato annunciato che nascerà in Germania Jupiter, che sorgerà nel Jülich Supercomputing Center.
Entusiasta il direttore generale delle reti di comunicazione, contenuti e tecnologia della Commissione europea Roberto Viola secondo cui “oggi il digitale è per l’Europa ciò che erano il carbone e l’acciaio 60 anni fa e ha le stesse enormi potenzialità: migliorare la vita dei cittadini, reinventare un nostro modo di lavorare e accrescere investimenti per il futuro”. Per questo motivo, secondo Viola, “l’Italia grazie agli investimento del Pnrr può essere protagonista di un rinascimento digitale con i centri di calcolo, le fabbriche per i microchip, i centri di intelligenza artificiale”. Dunque ha affermato. “Il supercomputer Leonardo è l’investimento più rilevante in infrastrutture scientifiche fatto dall’Unione Europea in Italia. Leonardo fa parte di una rete di calcolo formata da sette supercomputer di cui sei già in funzione. A giugno verrà inaugurato un altro computer e con quello di oggi siamo nei primi quattro posti al mondo. Presto verrà inaugurato un altro computer in Spagna per formare una rete di sette a cui se ne aggiungeranno il prossimo anno altri quattro per formare il sistema di super calcolo più potente al mondo. E pensare che qualche anno fa l’Europa era solo marginalmente presente sul palcoscenico mondiale”.


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