Betlemme cancella il Natale “in onore dei martiri di Gaza”
Quest’anno non ci saranno i consueti addobbi che durante il periodo di Natale adornano Betlemme, in Cisgiordania. La decisione è stata presa dal Comune della città palestinese “in onore dei martiri” di Hamas, mentre la guerra a Gaza non si placa e ha fatto già 11mila morti.
Le autorità della città che ospita la Basilica della Natività hanno annunciato che per la prima volta l’antistante Piazza della Mangiatoia non sarà allestita con il tradizionale albero di Natale e le decorazioni festive. Stop anche alle luci posizionate in ogni angolo di Betlemme, che dista pochi chilometri da Gerusalemme.
Gli addobbi, come hanno spiegato le autorità del Comune palestinese al Telegraph (che già 23 anni fa aveva raccontato in un reportage lo stop alle iniziative natalizie nella simbolica città, ndr), sono stati cancellati “in onore dei martiri e in solidarietà con la nostra gente a Gaza”. Sarà normalmente osservata invece tutta la parte religiosa delle festività, a partire dalla tradizionale messa della Vigilia.
Una decisione adottata per la scelta netta di campo a favore delle milizie palestinesi in lotta contro Israele. “Il motivo è la situazione generale in Palestina. Le persone non vogliono festeggiare, sono tristi, arrabbiate e sconvolte”, hanno spiegato le autorità palestinesi, denunciando come “la nostra gente a Gaza viene massacrata e uccisa a sangue freddo. Quindi non è affatto appropriato organizzare festeggiamenti mentre sono in corso un massacro a Gaza e attacchi in Cisgiordania”.
“Quest’anno la situazione a Betlemme non ha precedenti e l’atmosfera e le vibrazioni sono estremamente tristi – hanno aggiunto – Il mondo deve rendersi conto che queste non sono circostanze normali. Betlemme deve inviare il proprio messaggio di cordoglio e lutto”.
Durante il periodo natalizio la città era solitamente strapiena di turisti, con moltissimi pellegrini che si dividevano tra la Piazza della Mangiatoia e la Chiesa della Natività, che ricopre un importante significato religioso per i cristiani in quanto luogo di nascita di Gesù, ritenuto tra i luoghi di culto cristiani più antichi al mondo.
Secondo le stime del 2022, nelle tre città dell’area di Betlemme vivono ancora 33mila cristiani locali ma a Betlemme solo un residente su cinque è cristiano: un netto calo da quando la città è stata posta sotto il controllo delle autorità palestinesi nel 1995, quando l’80% della città si identificava come cristiana.
Torna alle notizie in home