Esteri

Biden accusa Israele per il raid sugli operatori umanitari

di Martina Melli -


Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha condannato l’uccisione, da parte di Israele, di sette operatori umanitari a Gaza dell’organizzazione non profit World Central Kitchen dicendosi “indignato e affranto” per la loro morte. Sottolineando che non si è trattato di un incidente isolato, il presidente ha affermato che Israele “deve fare di più” per garantire la sicurezza degli operatori umanitari a Gaza. Ha inoltre sollecitato un’indagine immediata sull’incidente chiedendo che i risultati siano resi pubblici e che Israele se ne “assuma le responsabilità”.

Tre degli operatori umanitari uccisi erano cittadini britannici; un altro era cittadino polacco, uno australiano, uno palestinese e un americano con doppia cittadinanza canadese.

“Questo conflitto è stato uno dei peggiori della storia recente in termini di numero di operatori umanitari uccisi”, ha detto il presidente Usa. “Questo è uno dei motivi principali per cui la distribuzione degli aiuti umanitari a Gaza è stata così difficile – perché Israele non ha fatto abbastanza per proteggere gli operatori umanitari che cercavano di fornire l’aiuto necessario ai civili e non ha fatto abbastanza nemmeno per proteggere i civili”, ha aggiunto il presidente dem.

Nel frattempo il primo ministro israeliano, riconoscendo come le forze israeliane abbiano colpito “persone innocenti”, ha dichiarato: “Sfortunatamente, nelle ultime 24 ore si è verificato un tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito involontariamente persone innocenti nella Striscia di Gaza. Succede in guerra, non lo controlliamo fino in fondo, siamo in contatto con i governi e faremo di tutto affinché questa cosa non accada più”.


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