Bipolarismo bye-bye, Farage stravince e prenota Downing Street
Cambio di paradigma, svolta epocale; oppure, al contrario, crisi della politica, democrazia a rischio. La verità sta nel mezzo: in Europa il vento è cambiato e ora (anzi, da un bel po’) spira a destra. Mentre in Germania si consuma l’ennesimo tentativo di ostacolare il processo democratico – che si esprime attraverso il voto e l’alternanza di governo – dichiarando AfD, il primo partito del Paese, oggi all’opposizione, di “estrema destra” e quindi oggetto di pedinamenti, intercettazioni e infiltrazioni da parte dell’intelligence (neanche fosse un’organizzazione criminale), dal Regno Unito arriva l’exploit di Reform Uk. Il partito di destra populista di Nigel Farage, il papà della Brexit, ha vinto un’elezione suppletiva in un seggio – a Runcorn – dove solo pochi mesi fa i laburisti avevano preso il 53% (con Reform fermo al 18%). La formazione di Farage ha vinto anche nel Lincolnshire con il 42%, relegando i Tory al secondo posto col 26%. Fine del bipolarismo, insomma. Mancano quattro anni, ma Farage ha grandi chance di essere il prossimo premier.
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