Attualità

Blitz di Ultima Generazione contro il ministero di Giustizia

di Angelo Vitale -

Il più recente attacco a colpi di vernice arancione contro le vetrine nel centro storico della Capitale


Blitz di Ultima generazione al ministero della Giustizia in via Arenula a Roma. Sei attivisti hanno imbrattato le colonne poste all’entrata del dicastero spruzzando vernice nera con un estintore. Sul posto gli agenti del Reparto Mobile, del commissariato Trevi, la Digos e la polizia scientifica. I sei verranno portati in commissariato. Mentre i più giovani, immobilizzati dagli agenti delle forze di polizia, denunciavano ai giornalisti presenti i motivi della protesta, altri – anche due donne anziane – rilasciavano dichiarazioni che spiegavano il blitz in via Arenula: “Qui si governa la giustizia, da qui ci aspettiamo giustizia per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti”.

L’episodio fa seguito al recentissimo attacco, a colpi di vernice arancione, contro numerose vetrine dei brand più famosi del centro storico della Capitale.

LA RIVENDICAZIONE. ”Stamattina alle 10.00, quattordici persone aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, hanno preso parte a una azione di disobbedienza civile non violenta davanti al ministero della Giustizia. Due persone hanno spruzzato carbone vegetale nero con un estintore contro la parete del ministero della Giustizia mentre altre hanno appeso manifesti. I manifesti contenevano l’articolo 9 della Costituzione che cita ‘La Repubblica [… ] tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni’ e i seguenti fatti del 2023: 378 eventi meteorologici estremi, 12.000 persone hanno perso la casa, 13 miliardi di danni e 456 milioni di tonnellate di C02 emesse da Eni. Vogliamo giustizia! Primo ottobre in Piazza del Popolo”. Lo sottolinea in una nota Ultima Generazione.

“Con l’azione di disobbedienza civile di oggi pretendiamo giustizia climatica e sociale - ha detto Tommaso, 30 anni, operaio agricolo – Pretendiamo che il ministro Nordio faccia rispettare l’articolo 9 della Costituzione che cita ‘La Repubblica [… ] tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni’. I dati che abbiamo esposto sulle pareti del Ministero della Giustizia dimostrano che il governo e i suoi ministeri non hanno preso e continuano a non prendere le misure di adattamento e mitigazione necessarie per salvaguardare il nostro territorio e la popolazione Italiana. La crisi climatica è una crisi sociale. Invitiamo tutti il primo ottobre in Piazza del Popolo! Niente sarà più come prima”.

”Le carenze nella gestione delle questioni fondamentali di giustizia sociale, legalità e diritti umani sono diventate sempre più evidenti, mettendo a rischio la fiducia dei cittadini nelle istituzioni che dovrebbero proteggerli – spiega Ultima Generazione – Le violenze ingiustificate, come quella subite da diversi movimenti di piazza, e la censura rappresentano solo la punta dell’iceberg di una crisi profonda che affligge il nostro sistema giudiziario. Le risposte del ministero della Giustizia sono state insufficienti e spesso caratterizzate da un’indifferenza preoccupante verso le richieste di giustizia e trasparenza da parte della popolazione”.

”Il ministro Nordio rappresenta un grande pericolo per la nostra democrazia – dicono ancora – Le sue recenti riforme della giustizia includono la separazione delle carriere dei magistrati, le modifiche alla prescrizione, le restrizioni alla stampa, e le limitazioni alle indagini sui reati dei colletti bianchi e all’uso delle intercettazioni. Questi ultimi, sono strumenti fondamentali per smascherare la corruzione e i legami con la mafia. Inoltre, ha abolito il reato di abuso d’ufficio e ha riformato il traffico di influenze, rendendo più difficile perseguire i reati di corruzione”.

IL VIDEO DELLA PROTESTA. Una mobilitazione partita da giorni. Da sabato 11 maggio a Roma le prime iniziative in piazza Vittorio Emanuele II, con il movimento per tre settimane impegnato nella Capitale, fino a quello che viene indicato come “grande appuntamento del 25 maggio a Piazza Barberini, proprio a due passi dai “palazzi del potere”, Palazzo Chigi, Montecitorio e Palazzo Madama”.

Afferma sui social Laura Paracini, attivista: “In questi due anni Ultima Generazione si è imposta nel dibattito pubblico, crescendo come collettivo, passando gradualmente dall’essere etichettati e stigmatizzati come “imbrattatori”, “ecovandali”, “ecoterroristi”, al più tiepido “ecoattivisti”. Questo, nonostante la narrazione tossica della politica e dell’informazione mainstream, tesa costantemente a criminalizzare gli attivisti, equiparando la violenza alle stesse ragioni della protesta”.

L’ANNUNCIO DELLA MANIFESTAZIONE DEL 25 MAGGIO. “Sabato 25 maggio alle 16:00 vieni anche tu a Roma in Piazza Barberini!”: questo l’invito a manifestare di Ultima Generazione. “Un anno fa si abbatteva sull’Emilia-Romagna – prosegue l’annuncio – un’alluvione che distrusse la casa di 30mila persone e ne uccise diciassette. Persone che, dopo qualche passerella, sono state completamente dimenticate dallo Stato. A fronte di 8,5 miliardi di danni, 213 milioni sono i soldi arrivati finora a chi in quella tragedia ha perso tutto. E 700 milioni sono i soldi promessi da qui a 25 anni: talmente tanti anni che molte di queste persone nemmeno vedranno i propri risarcimenti. In poche parole: mancano ancora miliardi di danni da riparare. Tutto questo ha delle precise responsabilità politiche e si chiama collasso climatico. Ed è un piccolo assaggio del futuro che ci aspetta se chi ci governa non agirà concretamente per fermarlo”.


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