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Bollette, Confcommercio: occorre sforzo maggiore dal Governo

Arera ha comunicato oggi i dati in merito all’ aggiornamento dei prezzi delle forniture di energia elettrica, annunciando un incremento del 59%; a tal proposito è intervenuta Confcommercio, che attraverso un comunicato ha commentato: “I nuovi rincari dell’energia elettrica sono l’ennesimo fardello che grava sui conti delle imprese. Questo ulteriore aumento dimostra che occorre fare di più. I provvedimenti adottati dal Governo in materia energetica hanno tamponato l’emergenza in atto, ma non sono ancora sufficienti a mitigare adeguatamente gli aumenti di energia elettrica e gas naturale. Bene gli interventi in materia di crediti d’imposta, ma occorre uno sforzo maggiore” con il potenziamento dei “crediti d’imposta per i ‘non energivori’ affinché riguardino compiutamente terzo e quarto trimestre. Sul tema andrebbe poi previsto un maggior ristoro per bollette con incrementi dei costi dei consumi elettrici per kWh superiori al 100%”.

Secondo Confcommercio inoltre, una delle modalità valide per aiutare le liquidità delle imprese sarebbe quello rappresentato da “un ulteriore aumento dell’intensità delle coperture del Fondo di garanzia PMI fino al 90% consentito dal Temporary framework, l’allungamento della durata dei prestiti garantiti ed il rinnovo delle moratorie sono ulteriori misure da mettere in campo per fronteggiare le conseguenze del caro energia a carico delle imprese. Così come vanno riproposte le misure emergenziali della fase pandemica in materia di riduzione del capitale sociale e di sospensione temporanea degli ammortamenti e vanno individuate soluzioni che consentano un ammortamento pluriennale dei costi energetici”.

Arera ha comunicato oggi i dati in merito all’ aggiornamento dei prezzi delle forniture di energia elettrica, annunciando un incremento del 59%; a tal proposito è intervenuta Confcommercio, che attraverso un comunicato ha commentato: “I nuovi rincari dell’energia elettrica sono l’ennesimo fardello che grava sui conti delle imprese. Questo ulteriore aumento dimostra che occorre fare di più. I provvedimenti adottati dal Governo in materia energetica hanno tamponato l’emergenza in atto, ma non sono ancora sufficienti a mitigare adeguatamente gli aumenti di energia elettrica e gas naturale. Bene gli interventi in materia di crediti d’imposta, ma occorre uno sforzo maggiore” con il potenziamento dei “crediti d’imposta per i ‘non energivori’ affinché riguardino compiutamente terzo e quarto trimestre. Sul tema andrebbe poi previsto un maggior ristoro per bollette con incrementi dei costi dei consumi elettrici per kWh superiori al 100%”.

Secondo Confcommercio inoltre, una delle modalità valide per aiutare le liquidità delle imprese sarebbe quello rappresentato da “un ulteriore aumento dell’intensità delle coperture del Fondo di garanzia PMI fino al 90% consentito dal Temporary framework, l’allungamento della durata dei prestiti garantiti ed il rinnovo delle moratorie sono ulteriori misure da mettere in campo per fronteggiare le conseguenze del caro energia a carico delle imprese. Così come vanno riproposte le misure emergenziali della fase pandemica in materia di riduzione del capitale sociale e di sospensione temporanea degli ammortamenti e vanno individuate soluzioni che consentano un ammortamento pluriennale dei costi energetici”.

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