Bollette gonfiate, l’ipotesi di ARERA
Bollette gonfiate di oltre cinque miliardi. Tanto risulterebbe dall’indagine pubblicata nei giorni scorsi dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), che solleva dubbi sulle pratiche dei produttori energetici relative al biennio 2023-24 (già di per sé gravato dagli effetti delle sanzioni scattate con la guerra in Ucraina), che avrebbero incassato in tutto cinque miliardi in più dalle bollette delle famiglie e delle imprese.
Nel rapporto si parla di “probabili condotte di trattenimento economico di capacità” da parte delle centrali elettriche, cosa che avrebbe poi determinato l’aumento smodato dei prezzi dell’energia per i consumatori. Insomma, il sospetto è che i produttori di energia elettrica abbiano manipolato il mercato, speculando appunto con il “trattenimento economico di capacità”. Significa aver trattenuto volontariamente parte della propria capacità produttiva di energia, decidendo di non offrire tale capacità, vendendo meno elettricità di quanto potessero produrne e modificando così artificialmente i prezzi, che hanno avuto un’impennata. In soldoni, una quota di energia invece di essere venduta sarebbe stata trattenuta proprio per mantenere alti i prezzi.
Ad essere precisi (e corretti), la cifra dell’aggravio per gli utenti di cinque miliardi, che equivale quindi a extra ricavi illeciti per i produttori, non è indicata da Arera, ma si può ricavare dall’impatto medio sul Pun (prezzo unico nazionale dell’elettricità) per il consumo elettrico nazionale. In ogni caso, specifica l’Autorità, siamo ancora sul piano delle simulazioni: per certificare eventuali comportamenti illeciti e procedere con le sanzioni serviranno analisi approfondite. Peraltro gli operatori interessati potrebbero anche fornire prove della correttezza delle pratiche adottate. Non a caso, dal canto suo, Elettricità Futura, associazione che rappresenta oltre il 70 per cento del mercato dei produttori elettrici italiani, boccia il rapporto di Arera, parlando di “ipotesi infondate”. Speriamo sia davvero così, perché le bollette di questi tempi lasciano gli italiani in bolletta. E con i condizionatori a tutto regime per contrastare la calura estiva, arriveranno stangate fino a 400 euro.
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