Brandizzo, il ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini parla alla Camera. Ai deputati, il vicepremier ha riferito che “l’impegno comune è che ogni responsabilità venga chiarita al più presto: nulla restituirà i cari alle famiglie, ma le responsabilità che emergeranno non potranno rimanere impunite”. Chiarezza, dunque. E lotta per rendere più concreta ed efficace la sicurezza: “Anche un solo morto sul lavoro è troppo: abbiamo il dovere di fare chiarezza”.
Il ministro ha inoltre affermato: “Quando sento parlare di morti bianche non mi rassegno: mi auguro che nel suo complesso questa aula, che giustamente ha il diritto di dividersi su tanti fronti, sul tema della sicurezza del lavoro si unisca e metta a disposizione delle istituzioni tutte quello che potrà essere fatto per evitare tragedie come questa”. L’invito, rivolto alle opposizioni, è quello di non imbastire polemiche, non trasformare una tragedia in una lotta partitica. Preme, a Salvini, non confondere i piani tra la tragedia di Brandizzo e l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti. Il vicepremier, a proposito, ha dichiarato in aula: “Siccome ho letto tanti commenti a proposito del nuovo Codice degli appalti dei subappalti. Questo tragico incidente è avvenuto in questa estate 2023. L’accordo quadro fra Rfi e la Clf la cooperativa Reggio Emilia, che poi ha subappaltato a Sigifer è del 2020. Questo incidente non è legato alla contrattualistica, alla normativa e alla procedura”.
Contestualmente, Matteo Salvini non ci sta a generalizzare né a criminalizzare le imprese. E anzi riferisce ai deputati: “Rfi, come altre aziende italiane, è tra i posti migliori d’Europa per basso numero di incidenti stando ai ranking. Ha visto migliorare anche nel 2021, rispetto al precedente quinquennio, la sua collocazione nell’indice di sicurezza che è cresciuto in tutti gli anni successivi: Rfi – ha concluso – oggi si attesta nella fascia più alta del benchmark in relazione a tutte le altre reti europee di riferimento”.