Brasile vs Italia, il sindaco Agnaldo Filippi accusa: Meloni, Tajani e Parlamento fanno parte di una “setta”
Agnaldo Filippi - Ambasciata Italiana a Brasilia
Agnaldo Filippi accusa la premier Giorgia Meloni, la maggioranza del Parlamento italiano e il ministro degli Esteri Antonio Tajani: sono loro la “setta” – quella che “amministra” il DL 36/2025 sulla cittadinanza.
Stiamo parlando della nuova legge che disciplina (a prescindere dal fatto che discendiamo “tutti da Adamo ed Eva”) l’ottenimento della cittadinanza italiana, introducendo delle ragionevoli limitazioni e dei requisiti di “legami attuali” per i cittadini stranieri di origine italiana – i c.d. oriundi – che vogliano ottenere l’ambito passaporto italiano .

Immagine dal programma “Presa Diretta” RaiTre cittadinanze all’italiana
Filippi attacca anche i nostri mezzi di informazione di essere addirittura delle “bocche mercenarie”.
Ebbene, se c’è un limite alle fandonie e offese propagate, ad ogni livello, dal sindaco brasiliano, di dichiarata cittadinanza italiana e gemellato con la città dolomitica di Belluno, Agnaldo Filippi, questo limite sembra più che superato.

Agnaldo Filippi e Oscar De Bona – Associazione Bellunesi nel Mondo – Patto di Amicizia Pedras Grandes / Belluno
Ma chi è realmente questo Agnaldo Filippi salito agli onori delle cronache difendendo la “Casa della Matriarca” di Pedras Grandes e gli interessi di Barbara Zandomenico Perito, che dichiara importanti relazioni in Italia in Veneto, ma anche a livello politico parlamentare di opposizione, che minaccia pubblicamente di morte un rispettato avvocato italiano come Bevilacqua e, congiuntamente, interventi (non sappiamo di che tipo) da parte della Polizia Federale brasiliana ed Interpol?

Agnaldo Filippi definisce “Gran Maestro” il Deputato Fabio Porta loro rappresentante presso il Parlamento Italiano
Per inquadrare meglio il soggetto, se già non fosse abbastanza chiaro ai nostri lettori e alle Istituzioni (ed anche al nostro Ambasciatore Italiano in Brasile Alessandro Cortese più volte sollecitato anche con un appello dal nostro giornale) affinché’ ci sia un “adeguato ”intervento di “contenimento” del soggetto da lui ricevuto, anche recentemente, in Ambasciata a Brasilia, ecco un post dello stesso Filippi scritto circa due mesi fa e segnalatoci, solo ieri, da un nostro lettore, sulla pagina Facebook de “Le Iene” di ItaliaUno.

Agnaldo Filippi fake news su istituzioni italiane
Agnaldo Filippi: La vera setta è il Governo di Giorgia Meloni e parte del Parlamento italiano. La setta che “amministra” il DL 36/2025 Tajani.
Le “bocche mercenarie” della stampa italiana, di Nunzio Bevilacqua e Cia.
La “deriva” non va solo verso le palesi fandonie che possono provocare ilarità verso una persona che vive in un mondo parallelo e totalmente “fuori controllo” ma anche verso una “concessione” ad un soggetto, dimorante in terra brasiliana ma con l’onere (non è solo un diritto) di avere una cittadinanza italiana e passaporto italiano, di “attaccare” – con palese ingerenza straniera – le Istituzioni primarie del nostro Paese e offendere il nostro Governo, Ministri (anche superiori gerarchici dell’Ambasciatore Italiano a Brasilia – come nel caso del Ministro Tajani) e organi di stampa senza una azione di condanna, in primis come italiano, alla cui legge dovrebbe sottostare, anche processualmente, e poi in via diplomatica per una valutazione delle sue asserzioni e di chi abbia o stia, anche tra le istituzioni italiane, in qualche modo – seppure colposo- agevolando la prosecuzione delle condotte di quest’uomo.
Se nelle offese ed aggressioni verbali il sindaco Italo-brasiliano Agnaldo Filippi ha dato prova delle sue “capacità” per accedere alle “più alte cariche politiche” a cui dichiara pubblicamente di ambire a livello statale o federale in Brasile, nel campo delle “fake news” (che lo stesso e una “identificabile” claque nel web attribuisce ‘fraudolentemente’ alla stampa italiana in toto) il sindaco di Pedras Grandes, accompagnato da due media locali del Sud di Santa Catarina, è senza dubbio un “cattedratico” che ha da insegnare.

Agnaldo Filippi definisce il DL 36/25 decreto della vergogna, DL che adesso è legge
La dottrina brasiliana della fake news ‘reiterata’
Un strano senso di impunità, dove, da un Paese straniero, il Brasile, minacce e assurdità vengono miscelate e propinate come apparente comunicazione e che meritano di essere messe, almeno in parte, in vetrina per la più ampia valutazione pubblica del personaggio.
In tema di “fake news” dove si è creata una linea comune tra il Sindaco Agnaldo Filippi, Barbara Zandomenico Perito e il Prete Cattolico – Padre Nivaldo Ceron – quest’ultimo ha riconosciuto, ringraziandolo per l’asserita “forza di un buon italiano” (in un recente podcast Marcas & Talentos di cui vi abbiamo mostrato in precedenza alcuni passaggi) dove i tre partecipavano assieme all’evento web, la “regia” di questa sorta di “comunicazione” (manipolata nei fatti o a volte palesemente mendace) al Sindaco che prenderebbe degli spazi per proteggere degli – ancora non ben disvelati – interessi “sottostanti” trasversali a tutti e tre (che inizialmente dichiaravano di non avere nulla a che fare con gli altri).

Padre Nivaldo Ceron – nel web format Marcas & Talentos ringrazia Agnaldo Filippi per aver preso “da buon italiano” lo spazio del dibattito dei tre
Per darvi un’idea della “contro narrazione” a base di “concentrato” di fake news messa in campo dal sindaco Agnaldo Filippi iniziamo da alcune delle sue asserzioni sulla pagina Facebook.

Agnaldo Filippi – post diffamatorio su Bevilacqua su propria pagina Facebook – HC Noticias – Tubarao
Agnaldo Filippi: Nunzio Bevilacqua italiano, “smascherato”, HC news, Fantastico di Rete Globo.
HC Notícias è stato uno dei primi organi di stampa a cercare informazioni sulle false accuse di Nunzio Bevilacqua.
Qui Agnaldo Filippi dice (con attribuzioni palesemente false e cosa che sarebbe inconcepibile in un Paese ‘civile’) che l’avvocato Nunzio Bevilacqua sarebbe stato “smascherato” (da cosa non si sa) e attribuisce la veicolazione e la risonanza della “fake news” in primis ad Hc Noticias – giornale web locale di Tubarao vicino alle istanze del sindaco, che pubblicò anche la conversazione fraudolenta Filippi/Ribeiro – e, addirittura, anche alla autorevole Rete Globo.
Ricordiamo che la stessa emittente televisiva, accusata da Padre Nivaldo Ceron – nel web format Marcas & Talentos – di non avergli dato un doveroso spazio di “visibilità” nella trasmissione brasiliana accanto alla Barbara Zandomenico Perito, consentì invece, dandone risonanza nazionale , nella trasmissione “ O Fantastico” di maggio scorso – senza la più semplice delle verifiche giornalistiche – che Barbara Zandomenico Perito facesse “asserzioni giudiziarie” su Bevilacqua senza doverosamente specificare che vi era un giudizio, ancora in corso, proprio nel “loro” Brasile, per accertamento della questione di paternità per cui l’avvocato italiano veniva pubblicamente “criminalizzato” con titoli davvero surreali: “diffamazione internazionale”.
La Barbara Zandomenico Perito proseguiva in “Marcas & Talentos” sostenendo che “Rete Globo avrebbe fatto inoltre ‘verifiche’ presso il Tribunale di Roma”. Delle due l’una o una menzogna a cui questo gruppo di individui ci ha abituato o, peggio, qualcosa di più grave e degno di indagine della Procura della Repubblica di Roma, qualora si scoprisse una rivelazione non autorizzata di atti istruttori ai giornalisti brasiliani.
I giornalisti non avrebbero, infatti, mai potuto aver accesso “legittimo” agli atti di una istruttoria in corso, né in cancelleria né presso alcun giudice, per non avere alcuna legittimazione.
Il sito “Edio Antonio Noticias”
Poi abbiamo un secondo “canale” che alterna le fake news con HcNoticias ed è un sito di notizie nel sud di Santa Catarina – di Orleans, sempre vicino a Tubarao – , un certo “Edio Antonio Noticias” – molto efficace però via social a propagare – come produttore di contenuti marketing – ripetutamente la medesima notizia, in questo caso falsa, in modo da “movimentare fraudolentemente” le indicizzazioni del web. Questo “ Edio Antonio Noticias” ha pubblicato in data 12 Maggio 2025 un post, che ha propagato ripetutamente su tutti i propri canali social, inducendo a credere che si trattasse davvero di “informazione a rilevanza internazionale”. Ma vediamo più da vicino il contenuto.

Edio Antonio Noticias – post diffamatorio su Bevilacqua su propria pagina Facebook – con accostamento fraudolento immagine della “Iena” Roberta Rei
Mette in un accostamento “suggestivo” e come apertura, per dare l’idea di una notizia presa in considerazione da autorevole fonte giornalistica italiana, un’immagine presa dalla “O Globo” che aveva intervistato a Roma “La Iena” Roberta Rei in occasione di una trasmissione brasiliana della “O Globo” chiamata “O Fantastico” andata in onda a maggio scorso.
Edio Antonio Noticias apre con un titolo d’impatto quanto falso:
URGENTE – BRASILE/ITALIA! “È finita per il ‘truffatore italiano’ Nunzio Bevilacqua”.

Edio Antonio Luz – regista delle fake news a sostegno del sindaco Agnaldo Filippi
E poi continua con la FAKE NEWS

Edio Antonio Noticias – Orleans / Santa Catarina – post diffamatorio su Bevilacqua e asserzioni mendaci su RaiTv
L’italiano è sotto processo per aver diffuso fake news su una “setta della gravidanza” nel sud di Santa Catarina.
La giustizia italiana (altra notizia falsa) ha deciso di intervenire contro Nunzio Bevilacqua, l’uomo diventato noto per aver affermato che il Brasile — più precisamente il sud dello Stato di Santa Catarina – ospiterebbe una presunta “setta di donne che restano incinte per vendere i propri figli”.
Le accuse, ampiamente diffuse dalla Rai, sono state smentite da inchieste giornalistiche brasiliane (il riferimento è al giornalismo spazzatura di HC Noticias o della O Globo) e ora hanno ripercussioni giudiziarie – si sostiene in questo post delirante – Ancora: Bevilacqua è attualmente sotto processo per diffamazione e diffusione di informazioni false, mettendo in discussione la sua credibilità a livello internazionale (e qui ci sono tutti gli estremi per una denuncia per diffamazione aggravata).
Con il procedimento in corso, cresce la pressione (sarebbe interessante sapere di che tipo oltre le minacce rivolte già a Bevilacqua) sulla Rai affinché presenti scuse pubbliche al popolo catarinense (a nostro avviso è la Rai che dovrebbe agire e costituirsi parte civile contro questi soggetti) vittima di una narrazione assurda e offensiva.

Barbara Zandomenico Perito – come web hater – offese alla conduttrice Rai – Eleonora Daniele – su Instagram ‘ zpbarbara ‘ – e al servizio pubblico italiano
Anche la diplomazia brasiliana segue attentamente gli sviluppi del caso (ed anche quella italiana dovrebbe non rimanere inerte, dopo le innumerevoli offese anche al Governo e al Ministro degli Esteri Tajani da parte del sindaco Agnaldo Filippi)”

Antonio Tajani – Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana
Dedicando ad un altro capitolo quello di un gruppo “web haters” brasiliani – molti dei quali identificabili ed alcuni probabilmente anche con cittadinanza italiana – che “aiutano” in modo “coordinato” questa comunicazione fraudolenta, attaccando violentemente non solo giornalisti ma chiunque, sui social, faccia domande o sollevi dubbi sulla storia di “ordinaria normalità” raccontata da Barbara Zandomenico Perito, come una parte di qualcosa di molto più grande della singola “asserita paternità”, mostriamo il commento – alla nota di Edio Antonio Noticias – di una delle molte persone di semplice buon senso.

Post su pagina Facebook di Edio Antonio Noticias in risposta alle reiterate fake news caricate ogni settimana su social network del “portale” su Bevilacqua
Adel Aron:
“Sia chiaro una volta per tutte: solo in Brasile, e in lingua portoghese, danno queste notizie. Ma lo ripetiamo: è una fake news, visto che nessuna giustizia italiana ha preso provvedimenti contro l’avvocato Nunzio Bevilacqua. Anche perché, in merito al mancato versamento del mantenimento – decisione più che legittima-, va fatto presente che in Brasile un salario minimo è di 1.518 real, circa 250 euro. Ebbene, un avvocato di impresa internazionale come Bevilacqua avrebbe montato questa storia per non pagare 250 euro al mese? Anche questa è una fake news”.
E questa squallida vicenda, che vede soggetti associati intenti, tra le altre cose, a insultare impunemente l’Italia e le sue Istituzioni, non finisce qui. Anzi è solo l’inizio di una nuova fase. A presto.

Barbara Zandomenico Perito – Marcas & Talentos “Investigazione della O Globo sarebbe andata fino in Italia (dove?) per ‘appurare’ (quali?) fatti”
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