Esteri

Brexit, Johnson e l’Ue tentano di raggiungere un accordo in extremis

di Redazione -


La partita non è ancora chiusa e il negoziato per scongiurare in extremis il no deal va avanti, intravedendo qualche spiraglio di luce, seppur molto fioco, in fondo al tunnel. La telefonata da mezzogiorno di fuoco tra Ursula von der Leyen e Boris Johnson non ha staccato la spina al negoziato sulle relazioni future post-Brexit.  E quanti, su entrambe i lati della Manica – soprattutto le categorie economiche – avevano temuto uno showdown dalle conseguenze irreparabili, hanno tirato un sospiro di sollievo, tornando a sperare in un miracolo di Natale. “Pensiamo sia responsabile fare un miglio in più”, hanno spiegato von der Leyen e Johnson in una dichiarazione congiunta, letta dalla presidente dell’Esecutivo comunitario. “Perciò – ha indicato la leader Ue – abbiamo dato mandato ai nostri negoziatori di andare avanti e vedere se si possa raggiungere un’intesa”. E lunedì di buon ora, Michel Barnier sarà con i 27 ambasciatori riuniti in Coreper, per aggiornare sulle ultime novità, in un’atmosfera che sembra vedere allontanare qualche nuvola nera rispetto ai giorni scorsi. Non a caso, nel comunicato, Johnson e von der Leyen, hanno parlato di una telefonata “utile” e “costruttiva”, lasciando intendere che è stata individuata una nuova traiettoria e che le cose hanno iniziato a muoversi. Anche se, ha precisato il premier Tory riemergendo da una riunione del consiglio dei ministri per gli ultimi aggiornamenti sull’asse Londra-Bruxelles, l’Ue ed il Regno sono ancora “molto lontani” sui nodi cruciali residui, ed un no deal resta al momento l’epilogo più probabile”.

Domenico Condello


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