Attualità

Caccia italiani intercettano un jet russo

Dal primo agosto il nostro Paese guida nell'area la missione Nato Baltic Air Policing

di Dave Hill Cirio -


Due caccia F-35 italiani hanno intercettato un jet russo Antonov An-12 con transponder spento e senza piano di volo, sorvolando acque internazionali del Mar Baltico in rotta verso l’enclave russa di Kaliningrad.

I caccia italiani in volo

E’ la prima volta che due caccia F-35 italiani sono decollati in Estonia in risposta a velivoli russi, nell’ambito della missione di pattugliamento aereo della Nato.

La Task Force Air italiana, distaccamento del 32esimo Stormo presso la base aerea di Ämari, è in stato di allerta rapida 24 ore su 24, sette giorni su sette, per contribuire all’impegno dell’Alleanza Atlantica nel salvaguardare lo spazio aereo Nato. A questa Task Force appartengono i due caccia in volo oggi.

La missione italiana ad Ämari

La Task Force Air italiana, distaccamento del 32esimo Stormo presso la base aerea di Ämari in Estonia, ha assunto il comando della missione Nato Baltic Air Policing a partire dal primo agosto scorso.

Questa missione, chiamata Baltic Eagle III, durerà circa quattro mesi, quindi fino al mese di novembre. E’ la terza partecipazione italiana a questa missione in Estonia, dopo quelle del 2018 e del 2021.

La Task Force Air è dotata di velivoli F-35 e personale altamente specializzato, ed è responsabile delle operazioni di pattugliamento e intercettazione aerea sotto il coordinamento del Combined Air Operations Centre di Uedem, in Germania.

La presenza italiana è in stato di allerta rapida 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire la sorveglianza dello spazio aereo baltico.

Le tensioni nell’area baltica

Un impegno strategico significativo, con un contributo concreto alla sicurezza collettiva e alla deterrenza lungo il fianco orientale della Nato in un contesto di crescenti tensioni nell’area baltica.

L’adesione di Paesi come Finlandia e Svezia alla Nato, insieme alla presenza degli Stati baltici (Estonia, Lettonia, Lituania) nell’Alleanza, ha spostato il confine della Nato direttamente alle porte della Russia. Una situazione che è percepita da Mosca quasi come un accerchiamento e una minaccia diretta ai suoi interessi strategici.


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