Esteri

Caccia polacchi in pattugliamento durante raid russo in Ucraina

di Redazione -

Il decollo di un aereo da guerra


Nel corso di un raid missilistico lanciato la scorsa notte dalla Russia in Ucraina, i caccia polacchi e di altri paesi alleati si sono levati in volo in una missione di pattugliamento. Lo ha riferito il comando operativo delle forze armate di Varsavia, come riporta l’Ukrinform. “Il Comando operativo delle Forze armate sta osservando stasera un’intensa attività aerea a lungo raggio della Federazione Russa, relativa ad attacchi aerei e missilistici su obiettivi situati in Ucraina. Sono state avviate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco e monitoriamo costantemente la situazione”, riporta la comunicazione, aggiungendo che “tutti i protocolli necessari per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco sono stati attivati”. Nel corso del massiccio attacco, i militari russi hanno fatto uso di bombardieri strategici dai quali sono stati sganciati decine di missili sul suolo ucraino che hanno colpito diverse infrastrutture energetiche, come ha riferito l’Aeronautica militare ucraina. Inoltre, stando a quanto detta dal coordinatore militare del Cremlino, Sergei Lebedev, e truppe russe avrebbero colpito anche l’aeroporto militare vicino alla città di Stry, nella regione di Leopoli. L’attacco sarebbe stato mirato a interferire nelle operazioni delle forze armate ucraine che si stavano preparando a ricevere i caccia F-16 della Nato e sarebbero stati presi di mira anche i magazzini. Da qui la decisione di far decollare gli aerei da guerra polacchi e degli alleati che hanno sorvolato in particolare sull’area sudorientale della Polonia. Il pattugliamento è partito all’indomani della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato, che si è tenuta ieri a Praga, e dell’annuncio di Stati Uniti e Germania circa il via libera fornito al governo di Kiev per l’utilizzo delle armi fornite dai due paesi anche sul suolo russo.


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