Ambiente

Canapa, Agrinsieme: Va normata, è fondamentale per la bioeconomia circolare

di Anna Maria Funari -


Torna in primo piano sulla scena istituzionale la coltivazione della canapa. Lo fa Il coordinamento Agrinsieme  (Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Confcooperative, FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Agci Agrital), che rappresenta oltre i 2/3 delle aziende agricole italiane e il 60% del valore della produzione agricola e della superficie nazionale coltivata, con oltre 800mila persone occupate nelle imprese rappresentate. La presa di posizione, in occasione della conoscenza dello schema di decreto interministeriale che recepisce il Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali, resa nota dalla Conferenza Stato – Regioni e Province autonome.

. “E’un passo importante per il settore – dicono in Agrinsieme  –  .  Tuttavia, come Coordinamento, esprimiamo rammarico per il fatto che il Testo non preveda in modo specifico l’uso officinale dell’infiorescenza di canapa industriale”.

Nonostante la sollecitazione di Agrinsieme ad una modifica del decreto che valorizzi pienamente le piante di Cannabis Sativa L. a basso THC in ambito officinale, il testo approvato non recepisce tali indicazioni. Ad avviso di Agrinsieme si è quindi persa l’occasione di fare chiarezza sul piano normativo e di dare una spinta propulsiva a un comparto che ha tutte le potenzialità, a livello agricolo e di trasformazione, di attrarre risorse e investimenti, creando occupazione, specie giovanile. Si tratta, peraltro, di una coltura che può dare un grande contributo allo sviluppo della bioeconomia circolare.

“Auspichiamo – conclude il Coordinamento – che in tempi brevi ci sia la volontà di fare chiarezza sugli usi dell’infiorescenza di canapa industriale, per dare certezza agli operatori del settore”.


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