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“Cara dolce Casa”, ma quanto mi costi? 2025 in rialzo nei costi e nelle compravendite

di Marco Montini -


“Cara dolce Casa”, ma quanto mi costi? Una partenza di 2025 in rialzo nei costi e nelle compravendite. Un dato che confermerebbe come, anche se con ritmi leggermente più moderati rispetto al recente passato, il mattone resti un bene rifugio, ma sempre meno accessibile per gli italiani. Secondo le stime preliminari dell’Istat, infatti, nel secondo trimestre 2025 l’indice dei prezzi delle abitazioni (IPAB) acquistate dalle famiglie, per fini abitativi o per investimento, è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 3,9% nei confronti dello stesso periodo del 2024 (era +4,4% nel primo trimestre).

La crescita delle compravendite

Tendenziale dell’Ipab si deve soprattutto ai prezzi delle abitazioni già esistenti, che aumentano del 4,5% (in decelerazione rispetto al +4,9% del trimestre precedente) e, in misura più contenuta, a quelli delle nuove abitazioni che salgono dell’1,1% (in calo rispetto al +1,5% del primo trimestre). In particolare, il tasso di crescita tendenziale più marcato si registra nel Nord-Est dell’Italia (+5,4%, in accelerazione rispetto al +5,2% del trimestre precedente) e riflette principalmente l’aumento dei costi delle case già esistenti (+6,5%) e, in misura decisamente più contenuta, delle nuove (+0,8%). Nelle altre ripartizioni territoriali, i prezzi registrano una dinamica più moderata: +3,8% nel Centro (in decelerazione dal +4,7%), +3,6% nel Meridione e Isole (da +4,7%) e +3,4% nel Nord-Ovest (da +3,8%). Per quanto riguarda le città, invece, nella Capitale si registra un incremento su base annua del 4,4% (in rallentamento rispetto al +6,5% del trimestre precedente); seguono Milano, dove si evidenzia un rialzo tendenziale del 2,0% (in forte ripresa dopo il -0,1% del primo trimestre) e Torino, che segna una crescita pari all’1,9% (in decelerazione dal +6,4% del trimestre precedente).

Questi andamenti

Si manifestano in un contesto di crescita lievemente attenuata dei volumi di compravendita: +8,1% la variazione tendenziale registrata nel secondo trimestre di quest’anno dall’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate per il settore residenziale (dopo l’11,2% del trimestre precedente). E questo riguarda tutte le aree territoriali: sia nei capoluoghi sia nei comuni minori. Scendendo nello specifico, la quota di abitazioni acquistate nel secondo trimestre del 2025 da persone fisiche che hanno fatto ricorso ad un mutuo ipotecario resta prossima al 46%, con il tasso di interesse medio applicato alla prima rata che si avvicina al 3,3%. Rimangono stabili la quota di acquisti di abitazioni con agevolazione prima casa, poco sopra il 70%, e la quota di acquisti di abitazioni di nuova costruzione, 5,6% in questo trimestre.

Nel mercato della locazione

Il numero di abitazioni per le quali è stato registrato un nuovo contratto, sempre nel secondo trimestre del 2025, è in aumento, +1,5% rispetto allo stesso trimestre del 2024. Nel dettaglio dei segmenti di mercato individuati per le locazioni, sottolinea ancora l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, sono in crescita i contratti ordinari transitori e quelli agevolati a canone concordato e per studenti, mentre calano ancora i contratti ordinari di lungo periodo. Il canone annuo complessivo pattuito nei nuovi contratti ammonta in questo trimestre a poco meno di 1,9 miliardi di euro, +5,3% su base tendenziale, “ed è in crescita per tutti i segmenti di mercato analizzati”. Insomma, in territorio nostrano il settore residenziale rimane ancora una solida realtà, seppur costosa e dispendiosa. 


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