Attualità

Caro energia: Confartigianato chiede al Governo di intervenire sugli squilibri delle bollette per le pmi

di Francesco Certo -


Il caro energia riporta in primo piano la problematica storica degli squilibri nella struttura della bolletta energetica, molto sentita dalle piccole e medie imprese.  Si occupa di riparlarne la Confartigianato.

Il problema del caro energia riguarda tutto il sistema produttivo nazionale – rileva l’associazione – : tanto gli energivori esposti alla concorrenza internazionale, quanto le piccole imprese che pagano la maggior parte degli oneri generali di sistema in bolletta. I piccoli imprenditori sono penalizzati da una distribuzione iniqua di questi oneri, che finanziano per il 49%, pari a 4,7 miliardi di euro, e che sono dedicati, tra l’altro, alle agevolazioni per le aziende energivore.

Confartigianato denuncia il problema storico degli squilibri nella struttura della bolletta energetica che colpiscono i piccoli imprenditori. A causa del meccanismo “meno consumi, più paghi” applicato agli oneri parafiscali, le micro e piccole imprese con consumi energetici contenuti sono costrette a finanziare la maggiore quota di oneri per il sostegno delle energie rinnovabili, di categorie come le imprese energivore, e i bonus sociali.

Questa distribuzione del carico contributivo è considerata iniqua perché gonfia del 35% il costo finale dell’energia per le piccole imprese che finiscono per pagare l’elettricità 4 volte di più rispetto a una grande industria.

Al Governo impegnato a individuare misure per alleggerire il costo dell’energia, Confartigianato sollecita quindi  “la riforma rapida e drastica della struttura della bolletta per garantire una distribuzione più equa degli oneri generali di sistema tra le diverse categorie di utenti e legata all’effettivo consumo di energia”.

W chiede di “estrarre” almeno parzialmente dalla bolletta gli oneri generali di sistema, trasferendo alla fiscalità generale le componenti tariffarie destinate a finanziare le agevolazioni per gli energivori e il bonus sociale.

Altro argomento. Il pressing di Confartigianato punta alla definizione normativa dei criteri di distribuzione della contribuzione in bolletta, fondati sull’allineamento tra consumi e gettito. E ancora, alla revisione della disciplina delle agevolazioni alle imprese a forte consumo di energia, limitando i benefici alle sole aziende che abbiano effettivamente realizzato interventi di efficienza energetica.


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