Economia

Caro Energia, ecco quando arriverà il rincaro della bolletta

di Ilaria Paoletti -


Il governo ha annunciato, forse già con il Consiglio dei ministri in programma domani o al più tardi all’inizio della prossima settimana, un nuovo intervento taglia-bollette dai 5 ai 7 miliardi, soprattutto per le imprese energivore, per il secondo trimestre dell’anno. La speranza è che nei prossimi mesi i prezzi dell’energia sul mercato internazionale tornino a scendere. I rischi di guerra sono state una delle ragioni, secondo Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, dei “prezzi gonfiati”. Per Tabarelli, portare i prezzi a scendere verso livelli più normali.  Secondo le stime di Facile.it, se il prezzo dell’energia rimarrà sui livelli attuali, a parità di consumi e in assenza di ulteriori interventi governativi, a fine anno gli italiani si troveranno a pagare una bolletta complessiva che potrebbe sfiorare i 3mila euro, l’80% in più rispetto al 2021, con un aggravio di oltre 1.300 euro a famiglia. Una stangata che arriverebbe dopo il salasso che già ha colpito gli italiani nel 2021 visto che lo scorso anno le famiglie hanno dovuto fare i conti con una bolletta complessiva di oltre 1.630 euro, ovvero circa 400 in più rispetto al 2020 (+32% su base annua). A pesare maggiormente è stata la bolletta del gas che lo scorso anno ha superato i 960 euro, in aumento del 31% rispetto al 2020. La spesa per la luce, invece, è stata di circa 670 euro (+33%). “Guardando al prezzo delle bollette in Italia negli ultimi 15 anni, mai le tariffe sono state così alte e alcuni segnali ci inducono a pensare che la situazione potrebbe restare critica almeno fino a metà anno”, spiega Silvia Rossi, BU Director Gas & Power di Facile.it. “In questo senso, quindi, l’intervento del Governo rappresenterebbe una vera boccata d’ossigeno per le famiglie. Una strategia per risparmiare rimane quella di valutare il passaggio al mercato libero; guardando alle migliori tariffe disponibili online, il passaggio potrebbe far risparmiare fino al 22% per il gas e addirittura il 38% per l’energia elettrica”.


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