Cultura & Spettacolo

Castelli in Sicilia: 5 milioni dalla Regione per illuminarli

di Alessandro Borelli -

Syracuse Sicily. Aerial view of Maniace fortress in Ortigia.


Nati per difendere, oggi fortezze di bellezza. Ai castelli della Sicilia, luoghi che tra storia e leggenda punteggiano il territorio di tutte le province, la Regione guidata da Nello Musumeci ha deciso di destinare 5 milioni di euro per valorizzarli con impianti di illuminazione artistica, che potranno anche essere caratterizzati dalla sostenibilità e dall’efficientamento energetico.

L’isola per la sua stessa natura di baluardo tra l’Europa ed il Mediterraneo, è da sempre terra di castelli. Se ne contano circa 200 edificati dagli Svevi e da famiglie nobiliari come i Chiaramonte e i Ventimiglia. E oggi, in molti tra questi, abbassato il ponte levatoio, si aprono le porte al turismo.

La Regione mette a disposizione degli enti locali un fondo di cinque milioni di euro per progetti di illuminazione artistica di castelli, manieri, fortezze e torri. Il bando è stato presentato dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e dall’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà. Con loro, presenti anche il dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali, Franco Fazio e la soprintendente di Palermo, Selima Giuliano.

“Con questa iniziativa –  ha detto Musumeci – torna la luce su un centinaio di monumenti che spesso rimangono marginali negli itinerari culturali e turistici ma che potranno diventare motivo di attrazione. Si tratta di un ulteriore passo verso la valorizzazione dei nostri beni culturali, in parallelo con altre iniziative: stiamo lavorando, infatti, ad un’apposita legge che possa permettere di completare il recupero di quei fortilizi che ancora si conservano ma che non sono stati resi fruibili. Non vogliamo che questa eredità storica e culturale vada persa”.

Gli enti locali potranno presentare la domanda di finanziamento per un singolo intervento. Le agevolazioni saranno concesse come contributo a fondo perduto fino a un limite del 90% del costo ammissibile e per un importo massimo di 90 mila euro.


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