Economia

Cattaneo (Enel): “I prezzi dell’energia vanno abbassati per tutti. Nuclitalia? Ecco cosa faremo”

di Giovanni Vasso -


Secondo Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Enel, i prezzi dell’energia “vanno abbassati” per tutti “non solo per le imprese energivore”. L’ad della società energetica è intervenuto nel corso di Investopia Europe 2025 a Milano. E ha fatto il punto della situazione su un tema caldissimo che impatta direttamente sull’economia italiana e non solo: “Confindustria rappresenta tutti gli associati, compresi gli energivori, che però riceveranno 80 euro di contributi complessivi tra le varie voci. Quest’anno, grazie al decreto bollette, la differenza tra i prezzi spot e quello che in realtà pagano sarà circa 35 euro. Comunque siamo consapevoli che i prezzi dell’ energia vadano abbassati, e anzi crediamo che questo debba avvenire per tutte le imprese, non solo per le energivore”, ha spiegato Cattaneo. Che ha ricordato come Enel si sia già prodigata a limare i prezzi: “Enel ha già abbassato i prezzi del 40 per cento per le piccole e medie imprese rispetto a primo trimestre 2024. Per le famiglie ha già ridotto i prezzi di oltre il 20 per cento e ora li ridurrà ancora portandoli a 54 euro, ossia tre euro in meno rispetto alla media mensile dei prezzi in Europa, dato Eurostat (calcolato su un consumo annuo medio delle famiglie di 2 due megawattora)”. Cattaneo, poi, rivendica: “Oggi Enel rappresenta il 13% della generazione totale di energia in Italia, di cui il 7% delle rinnovabili. Il governo sta comunque lavorando per trovare altre importanti soluzioni sfruttando la produzione da rinnovabili, Enel è a disposizione per lavorare e per realizzare le soluzioni che il governo individuerà. Non siamo più gli incumbent del mercato”. Inoltre, l’ad Enel Cattaneo ha voluto sottolineare l’impegno dell’azienda che dirige in Nuclitalia, la nuova startup dell’atomo italiano. Un’iniziativa economica importante che, insieme ad Enel (che ne detiene il 51% delle quote), vede impegnate Ansaldo Energia (39% del capitale) e Leonardo (10%). “Il progetto consiste nella ricerca della soluzione migliore per questi Small Modular Reactor (Smr), la società è già operativa perché è stata fondata, ora andremo avanti. Occorre valutare sia il fattore economico sia la fattibilità tecnica”.


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