Turismo

Cervia quest’anno conquista la sua 29esima Bandiera Blu

di Alessandra Iannello -


La mostra d’arte floreale open air più grande d’Europa, Cervia Città Giardino, e la conquista, per il 29esimo anno consecutivo, della Bandiera Blu possono essere il gancio per visitare Cervia, la “Città dei tre siti”, così chiamata perché è stata ricostruita per ben tre volte in tre periodi storici e in luoghi diversi
Le oltre 350 mila installazioni, fra piante da fiore e tappeti erbosi, della manifestazione diffusa Cervia Città Giardino, che inaugura il 28 maggio la sua 52esima edizione, coloreranno i numerosi eventi sportivi che si terranno in città e che vanno dal Tour de France, che per la prima volta nella storia partirà dall’Italia e sarà a Cervia domenica 30 giugno all’Open d’Italia, dal 27 al 30 giugno fino all’Ironman Italy Emilia-Romagna a settembre.
Al di là degli eventi istituzionali Cervia è una città che racchiude diverse anime che vanno dalla Natura incontaminata degli splendidi bacini della Salina e delle pinete alla Storia del quadrilatero del borgo antico e all’area dei Magazzini del Sale, al paesaggio urbano del Borgo dei pescatori con le sue case tutte allineate che si affacciano sul Canale.
Per organizzare al meglio il tempo in città bisogna comprendere che Cervia ha una triplice natura che la caratterizza storicamente e geograficamente. Infatti, inizialmente era una città probabilmente di origine greca conosciuta come Ficocle. Non si hanno molte informazioni riguardanti questo periodo tranne che sorgeva non lontano dalla linea di costa, a metà strada tra l’attuale Cervia e Ravenna e la vicinanza al mare è stata confermata dal suo nome che in greco significava “luogo reso celebre dalle alghe”. Dopo essere stata distrutta dall’Esarca Teodoro nel 709, rea di essersi alleata a Ravenna contro Costantinopoli, fu ricostruita in un luogo più sicuro, al centro del Prato della Rosa, all’interno della Salina. È di questo periodo il cambio del nome da Ficocle a Cervia. Ma se la salina rendeva Cervia inespugnabile, allo stesso tempo era una zona paludosa e malsana che nel giro di alcuni anni decimò la popolazione. Così nel 1630 si cominciò a pensare a un nuovo trasferimento di Cervia in una posizione geografica più salutare, trasloco che avvenne però solo alle fine del secolo. Nacque così la vecchia Cervia dove si trovano ancora oggi la Residenza Municipale, il borgo marinaro e i manufatti industriali delle antiche saline. Oggi la Salina è un’oasi naturale di 827 ettari e produce un sale Presidio Slow Food molto particolare poiché è dolce. Nella Salina Camillone, appena fuori città, il sale viene ancora raccolto con i metodi tradizionali dai volontari del Gruppo Civiltà Salinara. Ricchissima anche l’avifauna che popola i bacini salanti, a cominciare dai fenicotteri rosa. Tornando in città sono da visitare la Torre San Michele, il Museo della Civiltà Salinara, piazza Garibaldi, il Porto canale col vecchio faro e il mercato dei pescatori, la fontana di mosaico “Il tappeto sospeso”, ideata da Tonino Guerra e i secenteschi Magazzini del Sale.


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