Esteri

Usa: c’è il cessate il fuoco tra Israele e Siria

L'annuncio dell'ambasciatore Barrack, la posizione di Erdogan

di Cristiana Flaminio -


Israele e Siria hanno accettato il cessate il fuoco: lo ha detto l’ambasciatore americano in Turchia, Tom Barrack. L’intesa riporta, almeno per un po’, la pace in Medio Oriente ma la tensione resta alta. Nello scacchiere regionale gli equilibri si sono ristabiliti e nonostante la caduta del regime di Assad, la Siria rimane un alleato di Paesi, come la stessa Turchia, che hanno intenzione di salvaguardarne sovranità e indipendenza.

L’annuncio del cessate il fuoco tra Israele e Siria

L’ambasciatore Barrack ha riferito che la proposta di cessate il fuoco, oltre che da Israele e Siria, è stata sottoscritta anche da Giordania, Turchia e gli altri Paesi limitrofi. Ora l’appello è al disarmo e alla smobilitazione delle forze che si erano messe in moto con gli attacchi e le violenze. “Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i suoi vicini”. Più semplice a dirsi che a farsi, almeno per ora. Ma l’unica via, obbligata, rimane questa.

La posizione di Ankara

A pesare è stata (anche) la posizione della Turchia che non sarebbe stata disposta a tollerare ulteriori stravolgimenti nell’area. E difatti il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva bollato gli scontri a Suwayda r come “una minaccia per l’intera regione” e, su X, aveva sottolineato di ritenere “fondamentale che Israele non violi la sovranità siriana”. Ankara, inoltre, s’è pure impegnata a garantire “stabilità e sicurezza della Siria”. Una posizione, questa, condivisa con il presidente russo Vladimir Putin con cui Erdogan ha avuto colloqui nella giornata di ieri.


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