Politica

CHE FINE HA FATTO RENZI ?

di Mariagrazia Biancospino -


Sono in molti a chiedersi che fine abbia fatto Matteo Renzi, lo sponsor del MES, che ora sembra non interessare più a nessuno, anche perché l’obiettivo “vero” è stato raggiunto: far cadere il Conte 2. Catapultatosi sulla scena politica – prima come sindaco di Firenze, poi come segretario del PD e dal 2014 a 2016 Presidente del Consiglio – oggi se ne sono perse le tracce. Un po’ come “Dove sta Zazà”, uno dei cavalli di battaglia di Nino Taranto, l’attore napoletano che, in giacchetta “a fior di culo” e paietta a tre punte, ha portato con successo in teatro e in televisione nei primi anni cinquanta. Ricordiamo Renzi come il “rottamatore” della vecchia politica, il promotore “perdente” di un referendum istituzionale che lo ha messo per qualche mese in panchina, salvo risorgere come “levatrice” di un governo PD–Grillini che lui stesso, dopo un anno, ha contribuito a far cadere. Motivazione: l’allora Presidente del Consiglio non riteneva opportuno che l’Italia ricorresse ai fondi del MES. Questi, e non altro, è stato in politica Matteo Renzi! Da allora lo si è….perso di vista, salvo ritrovarlo come “business man”, profumatamente pagato nonostante il suo ruolo di senatore tuttora in carica e segretario di una piccolo partito, Italia Viva, che non riesce a crescere oltre il 2 per cento. E forse potrebbe essere proprio questo il motivo della trasformazione di Renzi da politico in uomo d’affari. Il fu “rottamatore” ha infatti di sé un’altissima considerazione, ritenendosi una star mondiale e quindi sprecato per essere solo uno dei trecento e passa senatori. Troppo poco per il chi è stato segretario del PD al 40 per cento e Presidente del Consiglio! Per lui non c’è più posto a Palazzo Chigi o al Quirinale? Bene – deve aver pensato il “Bullo” fiorentino – manteniamo la politica ma solo come un hobby, e puntiamo al “dio danaro”. Per la verità non si conosce molto dei suoi guadagni extrapolitici, tutti legittimi, anche se per Renzi “pecunia non olet”, per cui non ha difficoltà nel passare dalle consulenze in Arabia Saudita ai rubli russi con una particolarità non del tutto trascurabile: dall’agosto scorso siede nel consiglio di amministrazione della Delimobil, un’azienda privata, straniera, la più grande società di car sharing in Russia, che sta per quotarsi alla borsa di Wall Street. Quanto guadagna.? Per il momento non è dato sapere e le sue fonti rinviano alla prossima dichiarazione dei redditi. Basti sapere però che per l’intero Consiglio è previsto l’equivalente di un milione di dollari oltre a rimborsi spese non quantificati. E tutto questo ben di Dio, Chi è partito con la Ruota della Fortuna dovrebbe dire addio? “ma mi faccia il piacere”, direbbe Totò!

 


Torna alle notizie in home