Economia

Chi è Fabio Panetta, il nuovo governatore di Bankitalia con la fissa dell’euro digitale

di Cristiana Flaminio -

FABIO PANETTA BCE


Una carriera tutta giocata ai vertici delle banche centrali, Fabio Panetta è la “colomba” del board a cui la Bce ha affidato il progetto dell’euro digitale. A cui Panetta, nuovo governatore di Bankitalia, tiene tantissimo. Al punto che oggi, nonostante la nomina decisa e pubblicata da poche ore dal consiglio dei ministri, ha voluto lo stesso sottoscrivere, insieme al vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, un “manifesto” per la moneta virtuale che verrà.
Fabio Panetta, romano, compirà 64 anni ad agosto. Si è laureato nel 1982 alla Luiss. Ha proseguito i suoi studi alla London School of Economics dove ha conseguito un Master in scienze economiche e successivamente alla London Business School, dove ha conseguito un Phd in economia e finanza.Dal 1985 entra in Banca d’Italia dove viene assegnato al Servizio studi, ha svolto la sua attività nella direzione monetaria e finanziaria di cui ha rilevato la guida dal 1999.
Dal 2007 al 2011 è stato capo servizio studi di congiuntura politica monetaria, dal 2011 direttore centrale e coordinatore delle attività in ambito di Eurosistema, dal 2010 al 2012 direttore responsabile del rapporto sulla stabilità finanziaria. È poi diventato vice direttore generale della Banca d`Italia dall`ottobre del 2012 ed è entrato nel direttorio dell`Ivass dal gennaio del 2013. Ha ricoperto incarichi presso l`Ocse, il G10, la Banca dei regolamenti internazionali e il Fondo monetario internazionale. Da sempre vicino all’ex governatore di Bce, Mario Draghi, Panetta si è distinto per le posizioni miti sulle scelte legate alla corsa dei tassi e per gli appelli a consentire gli aumenti dei salari per combattere il carovita e dare sollievo alle sofferenze delle famiglie durante le fasi più critiche della crisi economica ed energetica.
La scelta del governo era, praticamente, scontata. Si attendeva solo l’ufficialità. Panetta entrerà in carica dopo che a ottobre prossimo sarà spirato il mandato dell’attuale governatore, Ignazio Visco. L’approdo a Palazzo Koch apre, però, uno scenario nuovo. Chi siederà al suo posto nel consiglio direttivo della Banca centrale europea? Il tema non è da poco, dal momento che esistono delle consuetudini, delle norme non scritte, secondo cui le tre maggiori economiche dell’Ue, cioè Italia, Francia e Germania, non possono restare senza un loro rappresentante all’interno dell’organismo direttivo della Bce. Christine Lagarde lo ha salutato dicendosi “molto orgogliosa” di lui.
Il suo progetto di euro digitale rappresenta il futuro, nemmeno troppo lontano, dell’economia europea. Forse l’ultimo atto a Francoforte è una rassicurazione sui temi più spinosi riguardo l’argomento: “L’euro digitale rappresenta un passo necessario per assicurare che il nostro sistema monetario sia preparato a un futuro digitale. Sarà ampiamente accessibile e semplice da utilizzare, garantendo al tempo stesso la privacy, al pari del contante”, ha rassicurato insieme a Dombrovskis: “Il contante continua comunque a svolgere un ruolo assai importante. Con il passaggio a un’economia digitale, l’introduzione del contante in forma digitale è quindi il passo più logico da compiere. La disponibilità di entrambe le opzioni – un euro in contanti e un euro digitale – consentirebbe a ciascuno di scegliere il metodo di pagamento preferito, senza lasciare nessuno indietro”. Ora la sfida dovrà affrontarla in un’altra veste.


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