Cronaca

Cile, rientrata l’allerta tsunami dopo il terremoto nel Passaggio di Drake

di Gianluca Pascutti -


È rientrata l’allerta tsunami che aveva fatto scattare l’evacuazione preventiva della popolazione lungo la costa meridionale del Cile, nella remota regione di Magallanes. La misura era stata adottata in seguito a un forte terremoto di magnitudo 7.5 che ha colpito il Passaggio di Drake, tra Capo Horn e l’Antartide, a una profondità di 10 chilometri.

Il sisma è stato registrato alle ore 14:58 italiane (9:58 ora locale), con epicentro a circa 219 chilometri a sud della città argentina di Ushuaia. Il Pacific Tsunami Warning Center aveva inizialmente lanciato un’allerta per possibili onde anomale entro un raggio di 300 km dall’epicentro. In via precauzionale, l’Agenzia cilena per le emergenze (Senapred) ha ordinato l’evacuazione delle zone costiere di Magallanes, una regione scarsamente popolata ma con attività economiche marittime rilevanti.

“L’evacuazione preventiva è stata completata. Le persone possono tornare alle loro attività quotidiane, fatta eccezione per le operazioni lungo la costa, che restano temporaneamente sospese”, ha dichiarato Juan Carlos Andrade, direttore regionale del Senapred.

Il presidente del Cile Gabriel Boric, originario proprio di Magallanes, ha sospeso i propri impegni per monitorare la situazione dalla sede presidenziale della Moneda a Santiago. Attraverso i social, ha invitato la popolazione a seguire le indicazioni delle autorità e mantenere la calma.

Il sisma è stato avvertito anche in Argentina, soprattutto nella Terra del Fuoco, dove a Ushuaia sono state attuate evacuazioni di precauzione. Secondo l’Istituto nazionale cileno di geofisica, dopo la scossa principale si sono registrati due eventi sismici secondari: uno di magnitudo 6.1 e un altro di 5.3, entrambi localizzati a sud di Puerto Williams, sempre alla profondità di 10 km.

Al momento non si segnalano vittime né danni strutturali rilevanti, ma la situazione resta sotto osservazione.


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