Esteri

Cina-Stati Uniti: luci tra le ombre, dopo il grande gelo

di Ernesto Ferrante -


Dopo le tensioni dei mesi scorsi, tra Cina e Stati Uniti prevale il pragmatismo. Presso la Grande sala del popolo di Pechino, il presidente cinese Xi Jinping ha tenuto un incontro con i rappresentanti statunitensi dei settori industriale, commerciale e accademico. Per l’occasione, Xi ha affermato che lo stato delle relazioni tra i due Paesi, “che si tratti di discordanza o cooperazione, incide sul benessere dei due popoli e sul futuro dell’umanità”. “Il nostro rispettivo successo offre opportunità reciproche. Finché Pechino e Washington si considereranno partner, si rispetteranno a vicenda, coesisteranno in pace e coopereranno per ottenere risultati vantaggiosi per tutti, le relazioni bilaterali miglioreranno”, ha aggiunto Xi, ricordando che quest’anno ricorre il 45esimo anniversario dell’instaurazione delle relazioni Cina-Usa. Per il leader cinese è importante “che le persone provenienti da diversi settori delle nostre società interagiscano, comunichino e cooperino di più allo scopo di rafforzare i legami e la reciproca comprensione”.
Il tre volte presidente ha sottolineato che l’economia del “Dragone” è sana, sostenibile e con un tasso di crescita tra i più alti a livello globale.
Le imprese statunitensi sono state invitate ad aderire sempre di più alla costruzione congiunta della “Belt and Road Initiative” e ad investire nel paese asiatico.
All’incontro, che ha avuto inizio intorno alle 11 locali (le 4 in Italia), erano presenti Evan Greenberg di Chubb, Stephen Schwarzman di Blackstone, Raj Subramaniam, amministratore delegato di FedEx, Stephen Orlins del Comitato nazionale per le relazioni Usa-Cina, Craig Allen del Business Council USA-Cina, Mark Carney, presidente di Bloomberg e Cristiano Amon di Qualcomm. La parte americana, oltre all’auspicio di una stabilizzazione dei legami commerciali dopo un lungo periodo di gelo, ha messo sul tavolo le questioni riguardanti le normative sul trasferimento dei dati e le barriere di accesso al mercato. I punti di attrito non mancano. La Cina ha presentato un ricorso formale all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) contro quelli che considera sussidi “discriminatori” da parte degli Stati Uniti sui veicoli elettrici.


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