Ambiente

Le città roventi da bollino rosso sono in cerca del verde pubblico

di Angelo Vitale -


Città roventi, bollino rosso: il caldo estremo di queste settimane ha provocato l’allerta in 16 capoluoghi del nostro Paese ma – avverte Coldiretti – nelle città lungo lo Stivale ogni abitante ha a disposizione solo 32,5 metri quadri di verde urbano. Eppure, nota l’associazione, un’area verde urbana di 1500 metri quadrati può arrivare a raffreddare in media da 1,5 fino a 3 gradi la temperatura e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.

Oasi di benessere in parchi, giardini e aree pubbliche che garantiscono temperature inferiori ma non sono disponibili per tutti. Considerati i numeri della capitale Roma (16,9 metri quadrati di verde pro capite), Firenze (25,4), Torino (23,7) Bologna (22,1) e Napoli (13,5) secondo i dati Istat. Alla fine, città da bollino rosso.

Una opportunità che impone la rivisitazione delle politiche locali e affrontare con più determinazione il problema della ridotta disponibilità di spazi verdi nelle città – afferma Coldiretti – “puntando su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione”.

In questo ambito Coldiretti, insieme a Rete Clima, è da tempo impegnata a piantare e curare 60mila alberi durante tutto questo anno in corso nelle città, per crearvi nuove foreste urbane, con lo scopo di ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore eccezionali, migliorare la qualità dell’aria e favorire la biodiversità. “La valorizzazione del ruolo del verde a tutela della salute dei cittadini rappresenta una nuova opportunità per promuovere un settore cardine per l’economia italiana come il florovivaismo che – sottolinea il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – vale oltre 2,6 miliardi di euro con il coinvolgimento di 27mila aziende florovivaistiche attive in Italia su 30mila ettari coltivati che garantiscono il lavoro lungo tutta la filiera a 200mila persone a livello nazionale”.


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