Coda strappata e orecchie tagliate: la tragica fine del pitbull Tequila
Scomparsa da qualche giorno è arrivata la notizia del tragico epilogo
Si è chiusa con un epilogo straziante la vicenda di Tequila, il pitbull scomparso nei giorni scorsi a Gravina in Puglia. La sua famiglia, disperata, aveva lanciato numerosi appelli attraverso i social per riuscire a rintracciarla, sottolineando che si trattava di un cane microchippato, docile e assolutamente non pericoloso. In tanti avevano partecipato alle ricerche, animati dalla speranza di poterla riportare a casa sana e salva.
Purtroppo, nelle ultime ore la notizia più temuta è diventata realtà: Tequila è stata ritrovata priva di vita. Il corpo dell’animale, esaminato da un veterinario incaricato dalla Asl, presentava segni inequivocabili di sevizie e maltrattamenti. Le orecchie tagliate, la coda strappata e altre lesioni sul corpo raccontano di una violenza sistematica e brutale. Gli accertamenti hanno escluso un decesso accidentale, confermando invece la mano crudele dell’uomo.
Il ritrovamento ha scatenato un’ondata di indignazione e dolore in città. Numerosi cittadini, che si erano mobilitati nei giorni scorsi per le ricerche, hanno espresso rabbia e sdegno di fronte a un gesto così disumano. L’intera comunità si stringe intorno ai proprietari del cane, travolti da un dolore difficile da elaborare.
La vicenda ha acceso nuovamente i riflettori sul tema della violenza contro gli animali e sull’urgenza di introdurre pene più severe nei confronti di chi si rende responsabile di simili atrocità. Tequila, suo malgrado, è destinata a diventare un simbolo di questa battaglia civile, che coinvolge associazioni animaliste, volontari e semplici cittadini.
Le autorità locali hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili di quanto accaduto. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e analizzando ogni elemento utile per risalire agli autori delle sevizie. Si cerca di capire se il gesto sia stato compiuto da singoli individui o se ci sia un contesto più ampio dietro questa vicenda.
Intanto, il ricordo di Tequila resterà vivo nella memoria collettiva come monito contro ogni forma di crudeltà. La speranza è che la giustizia possa fare chiarezza rapidamente, restituendo almeno un senso di verità e dignità a una storia che ha ferito profondamente la coscienza della comunità di Gravina e non solo.
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