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ESCLUSIVA – Codacons: “Pronti a mostrare i bilanci a Fedez per interesse pubblico, non per un suo utilizzo di difesa”

di Lorenza Sebastiani -


Ormai la guerra tra Fedez e Codacons meriterebbe una serie tv. Il cantante, probabilmente già provato dalle vicende personali, ha deciso di agire al contrattacco contro l’Associazione dei Consumatori e richiederne i bilanci dal 2020 al 2023. 

Ma se da una parte i bilanci del Codacons possono essere richiesti da chiunque, perché di interesse pubblico, nel caso di Fedez l’associazione ci vede un interesse individualistico, finalizzato a trovare qualche arma con cui combattere le proprie pendenze in atto, segnalate dall’associazione. 

In un recentissimo comunicato del Codacons il rapper viene definito ‘sempre più fuori controllo’ e lo invita nella sua sede di Viale Mazzini a ritirare copia dei bilanci “quando vuole, gratis e senza disturbare il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (ndr a cui il rapper si è rivolto per ottenere tali dati)”.

Ma andiamo più a fondo. Il Codacons si oppone formalmente alla richiesta di Fedez, pur dimostrando apertura a fornire i propri dati. Come stanno davvero le cose?

Nella risposta del Codacons al Ministero delle Imprese e ai legali del cantante, come opposizione all’istanza sulla richiesta dei bilanci, si scende più nello specifico, spiegando che tali dati possono essere certamente richiesti da chiunque, senza esplicitarne il motivo, per finalità di interesse pubblico, tipo favorire il controllo sul “perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e promuovere la partecipazione al dibattito pubblico”.

Ma non per un interesse “individuale”.  Quindi l’istanza di Fedez dovrebbe ritenersi infondata, secondo l’associazione,  «soprattutto tenendo conto delle numerose iniziative processuali intraprese dal CODACONS-APS-ETS nei confronti del Sig. Federico Leonardo Lucia».  In pratica il Codacons è pronto a offrire i propri bilanci, ma contesta l’interesse di Fedez che non sarebbe “generalizzato”, ma preciso e strategico.

L’istanza del rapper, secondo Codacons, «non si caratterizza per il fatto di riguardare indistintamente i cittadini e non singole componenti, anche di carattere collettivo, della comunità amministrata”, ma risulta finalisticamente correlata al soddisfacimento di un interesse di carattere individuale del Sig. Luciaprobabilmente mosso dalla volontà di “far scontare” le iniziative intraprese dal Codacons nei suoi confronti – con la conseguenza che deve essere considerata inammissibile».

E ancora: «L’interesse del richiedente non dev’essere “confinato ad un bisogno conoscitivo esclusivamente privato e individuale, che, lungi dal favorire la consapevole partecipazione del cittadino al dibattito pubblico, rischierebbe di compromettere le stesse istanze alla base dell’introduzione dell’istituto». 

Fedez ha senz’altro diritto di difendersi, ma la sua richiesta non sarebbe formalmente corretta, perché nell’istanza sarebbero state omesse le pendenze che intercorrono tra lui e il Codacons.

«L’istante, infatti, non solo omette di indicare la specifica vertenza giurisdizionale contro il CODACONS che astrattamente potrebbe giustificare l’accesso defensionale paventato, ma nemmeno si preoccupa di precisare in che modo i bilanci dell’Associazione possano consentire la soddisfazione del suo diritto di difesa. 

Non si comprende, infatti, come i dati contenuti nei bilanci dell’Associazione possano garantire al Sig. Lucia l’esercizio del diritto di difesa nell’ambito delle iniziative citate nell’istanza di accesso ed intraprese dal CODACONS nell’adempimento dei propri scopi statutari quali, ad esempio, il giudizio avviato innanzi al TAR Lombardia ai fini dell’impugnazione del provvedimento di assegnazione al Sig. Lucia dell’Ambrogino d’Oro o i procedimenti promossi innanzi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, scaturiti da segnalazioni aventi ad oggetto pratiche commerciali scorrette. Orbene, posto che tutte le attività ed iniziative poste in essere dalla Scrivente Associazione sono promosse ai fini del soddisfacimento delle finalità statutarie, appare assolutamente censurabile l’ipotesi configurata dal richiedente di volere con l’accesso legare i fondi pubblici che il Codacons, come tutte le associazioni, percepisce per legge, alle doverose azioni avviate dall’Associazione nei suoi confronti e finalizzate alla tutela della legalità».

Quindi Fedez potrebbe ottenere i dati, ma l’utilizzo degli stessi a propria difesa potrebbe non essere legittimo, così come la finalità della sua stessa richiesta  di visionare i bilanci del Codacons, potrebbe finire nel mirino dei giudici.


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