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Colf uccisa dall’ex a La Spezia: gli era vietato avvicinarla

Il divieto non ha funzionato, probabilmente l'uomo non aveva il braccialetto elettronico

di Angelo Vitale -


Femminicidio a La Spezia: una donna di 54 anni, collaboratrice domestica, è stata uccisa a coltellate dall’ex marito, un uomo di 57 anni che aveva un divieto di avvicinamento nei suoi confronti. L’aggressione è avvenuta intorno alle 11 del mattino in una villa al civico 564 di via Genova, dove la vittima lavorava come domestica.

L’ultimo incontro fatale: femminicidio a La Spezia

L’uomo ha raggiunto la donna e durante una lite ha estratto un coltello con cui le ha inferto tre coltellate mortali al fianco. Un testimone, che ha assistito alla scena, ha chiamato immediatamente i soccorsi. Nonostante i tentativi di rianimazione da parte dei paramedici di La Spezia, la donna è deceduta sul posto.

Dopo l’aggressione, l’ex marito è fuggito, liberandosi dell’arma del delitto, ma poco dopo si è costituito spontaneamente presso la caserma dei carabinieri di Ceparana, dove si trova ora in attesa dell’interrogatorio da parte del magistrato.

Il divieto di avvicinamento che non ha funzionato

Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto di La Spezia, l’ex marito aveva già un divieto di avvicinamento nei suoi confronti, segno che la donna lo aveva denunciato precedentemente.

Non è chiaro se la vittima fosse tutelata o seguita tramite la procedura del Codice Rosso, introdotta in Italia per garantire una protezione più rapida e stringente alle vittime di violenza domestica e di genere.

Una misura, il divieto di avvicinamento, che non ha funzionato e che in questo caso forse non era supportata dall’ausilio di dispositivi tecnologici.

Nei casi di violenza di genere prevederebbe obbligatoriamente, come misura di controllo, l’applicazione del braccialetto elettronico per monitorare il rispetto delle distanze minime stabilite dalla legge, che non devono essere inferiori a 500 metri dalla persona offesa o dai luoghi abitualmente frequentati da essa. Questa disposizione è stata introdotta dalla legge 168 del 24 novembre 2023 e rafforzata attraverso successive pronunce della Corte Costituzionale e modifiche legislative.

Per quanto riguarda il numero di divieti di avvicinamento emessi, i dati precisi sul 2025 non sono ancora consolidati e disponibili nella loro completezza, ma esistono rapporti sugli anni recenti che indicano una tendenza all’aumento delle misure di protezione cautelare nel contrasto alla violenza domestica.

Nel 2024, i dati del Ministero della Giustizia mostrano un incremento significativo delle misure di controllo personale coercitive, tra cui anche i divieti di avvicinamento.


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