Esteri

Collasso aeroporti Uk: un danno da 100 milioni di sterline

di Martina Melli -


Il Regno Unito ancora alle prese col collasso del sistema di controllo del traffico aereo che da giorni sconquassa la mobilità e con le sue salatissime conseguenze. Il guasto ha causato moltissimi ritardi che a loro volta hanno provocato disagi in tutta Europa, Italia compresa. Il meltdown tecnico, lunedì, ha portato alla cancellazione di circa 1.100 voli da e per quattro aeroporti del Regno Unito – Heathrow, Gatwick, Stansted e Manchester – influenzando i viaggi di centinaia di migliaia di passeggeri. Nats, il servizio di controllo per il traffico aereo, ha parlato di un problema informatico di estrema gravità.

Dopo circa 48 ore, EasyJet ha avviato stamattina il rimpatrio dei clienti bloccati, grazie a cinque voli “riparatori”. Secondo Willie Walsh, ex amministratore delegato di British Airways e attualmente direttore generale dello Iata, l’International Air Transport Association, poiché l’interruzione si è estesa fino al terzo giorno significherà per le compagnie aeree costi “nell’ordine delle decine di milioni”.

L’amministratore delegato di Nats, Martin Rolfe, ha confermato le cause del guasto, legate al mancato riconoscimento da parte del sistema di un particolare messaggio. I commenti di Rolfe sembrano confermare le affermazioni di fonti anonime, riportate ieri dall’Independent  secondo cui il fallimento è stato innescato quando una compagnia aerea francese ha presentato un piano di volo “ingannevole” che il sistema non poteva dunque elaborare. Secondo Walsh, le compagnie aeree non recupereranno i costi da Nats: “Il guasto tecnico era al di fuori del controllo delle singole compagnie eppure sono loro che dovranno pagare i clienti per i ritardi, le cancellazioni, ecc, una spesa molto considerevole”.

 


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