Cultura & Spettacolo

Collegi di Merito ascensore sociale: un bando Inps

"Un motore di coesione e valorizzazione del capitale umano sull’intero territorio nazionale"

di Angelo Vitale -


C’è in Italia un ascensore sociale che funziona, andando controcorrente rispetto ad analisi e studi degli anni scorsi: chi studia nei Collegi Universitari riconosciuti dal Mur si laurea prima e lavora meglio.

I Collegi

Presenti in 18 città italiane, i Collegi ospitano più di 5mila studenti e studentesse (il 48%) che frequentano l’Università. Una realtà che, secondo i dati del Centro Studi Ipe, presenta una crescita costante grazie ad oltre 26,5 milioni di euro stanziati per le borse di studio (cresciute dal 2017 al 2022 del + 81% quelle totali e del + 60% quelle parziali).

Il Rapporto sulla residenzialità universitaria in Italia realizzato da questo Centro Studi per conto della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito, restituisce un’immagine in evoluzione dell’università italiana: un sistema che ha mostrato incoraggianti segnali di ripresa a partire dal 2020, dove il sistema dei Collegi Universitari, attivo al Sud a Napoli e Bari, rappresenta un luogo dove si registrano elevati indicatori di qualità formativa, accesso equo e inserimento professionale rapido e in linea con le aspettative degli studenti.

Il lavoro per tutti

A cinque anni dalla laurea, il 98% degli ex-collegiali lavora, con un tasso di occupazione e uno stipendio netto mensile medio (2.400 euro) superiori alla media dei laureati in Italia secondo Almalaurea (tasso di occupazione dell’88% e stipendio mensile di 1.750 euro).

Chi si laurea vivendo nei Collegi, lo fa prima a 24,4 anni in media, in corso (il 76%) e con voti più alti (108/110), rispetto alla media nazionale di 62% laureati in corso, 25,7 anni in media e voto medio di 104/110. A stimolare il rendimento positivo nelle carriere universitarie incidono sicuramente le 20mila ore di formazione complementare erogate dai Collegi l’anno che offrono agli studenti costanti occasioni di stimolo e sollecitazione culturale condivisa.

Le città che ospitano i Collegio Universitari di Merito riescono inoltre ad attirare più studenti fuorisede e soprattutto stranieri, circa 700 nell’ultimo anno, il 14% del totale contro il 2% in media sul territorio nazionale.

“La residenzialità universitaria di merito si dimostra un motore di coesione e valorizzazione del capitale umano sull’intero territorio nazionale – spiega Serena Affuso del Centro Studi Ipe-. Nei Collegi di Merito del Paese si registra un costo medio per l’alloggio più basso rispetto a quello sostenuto da uno studente fuori sede che vive in appartamento non considerando i tanti servizi aggiuntivi, formativi e residenziali, che sono offerti nel circuito dei Collegi”.

La rivincita del Sud

Tra i dati più rilevanti, si registrano il 62% degli studenti del Sud nei Collegi che si laurea nei tempi, rispetto a una media nazionale del 51%, l’81% occupato già pochi mesi dopo la laurea, con il 98% occupato a cinque anni, la retribuzione media post-laurea più elevata del 37% rispetto alla media del sistema universitario, il 90-95% degli studenti che sviluppa competenze trasversali – leadership, lavoro di squadra, public speaking – con livelli di soddisfazione superiori all’85%.

Il report evidenzia inoltre una forte crescita della domanda anche nei Collegi del Sud, dove l’occupazione delle strutture ha raggiunto il 100%, accompagnata da investimenti significativi in sostenibilità, spazi studio, servizi culturali e didattici. E rileva pure un aumento del numero di studenti internazionali, una maggiore inclusione femminile, un rafforzamento della mobilità sociale grazie al sistema delle borse di studio.

Le opportunità

Fino al 30 luglio, per gli studenti universitari interessati ai Collegi di Napoli e Bari, il bando Inps rivolto a quelli che sono figli di dipendenti della Pubblica Amministrazione e che consente di accedere alle uniche strutture del Mezzogiorno riconosciute dal ministero dell’Università come realtà d’eccellenza.

I Collegi IPE offrono una formula che integra ospitalità (vitto e alloggio), formazione personalizzata e un ambiente di studio e crescita pensato per accompagnare gli studenti lungo tutto il loro percorso accademico. Le borse di studio coprono dal 50% al 95% della retta annuale, in base all’Isee del candidato e al contributo stabilito al momento dell’ammissione al Collegio.


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