Esteri

Colloqui Ucraina-Russia. Oggi a Istanbul la conta di presenti e assenti

di Ernesto Ferrante -


Il Cremlino ha continuato anche ieri a non entrare nei dettagli sulla partecipazione ai colloqui di oggi in Turchia con gli ucraini. “La delegazione russa attenderà la delegazione ucraina a Istanbul il 15 maggio”, ha risposto il portavoce Dmitry Peskov a una domanda dell’agenzia Afp su chi comporrà la squadra di Mosca. “Non è cambiato nulla in merito”, ha precisato Peskov, affermando di attendere “le istruzioni del presidente” Vladimir Putin.

Il consigliere presidenziale per gli Affari internazionali, Yury Ushakov, ha fatto sapere che saranno affrontate questioni “politiche e tecniche”. Rispetto alla delegazione russa, si è limitato a osservare che dipenderà dall’ordine del giorno dell’incontro. Nemmeno il ministro degli Esteri Sergei Lavrov sarà sul posto, secondo il quotidiano russo Kommersant.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha legato la sua presenza a quella di Putin: “Non so se andrebbe lì se non ci fossi io. So che gli piacerebbe che fossi lì e questa è una possibilità. Se potessimo porre fine alla guerra, ci penserei”.

Via libera nel Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri dell’Ue, al nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, il diciassettesimo, per la guerra in Ucraina. Comprende una stretta sulla “flotta ombra” russa utilizzata per aggirare il tetto al prezzo del petrolio che l’Occidente ha cercato di imporre.

Vengono inoltre aggiunte circa 30 imprese coinvolte nell’evasione delle misure restrittive, in particolare nel settore dei beni a duplice uso, civile e militare.

“Accolgo con favore l’accordo sul nostro diciassettesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo ulteriormente limitando l’accesso alle tecnologie da impiego militare. Abbiamo inoltre inserito altri 189 navi della “flotta ombra” per colpire le esportazioni energetiche russe. Questa guerra deve finire. Continueremo a mantenere alta la pressione sul Cremlino”, ha scritto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un post sui social.

L’ex presidente della Bce Mario Draghi, parlando a Coimbra, in Portogallo, ha espresso grosse riserve sul “peso” dell’Europa: “Potrebbe essere ormai troppo tardi per influenzare gli eventi a breve termine. Anche se abbiamo fornito circa la metà degli aiuti militari all’Ucraina, probabilmente saremo spettatori in un negoziato di pace che riguarda il nostro futuro e i nostri valori”.


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