Colloquio telefonico Zelensky-Trump. Kiev chiede sanzioni contro Mosca
La Russia si ritiene autorizzata a schierare missili a medio e corto raggio
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto sapere di aver avuto una “conversazione produttiva” con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, incentrata “ovviamente sulla fine della guerra”. In un post sul social X, Zelensky ha espresso gratitudine nei confronti del tycoon “per tutti gli sforzi compiuti per una pace giusta e duratura”, spiegando che il colloquio è servito a “coordinare le nostre posizioni”. Durante la telefonata, ha aggiunto il presidente ucraino, “ci siamo scambiati valutazioni sulla situazione: i russi hanno intensificato la brutalità dei loro attacchi. Il presidente Trump è pienamente informato degli attacchi russi su Kiev e altre città e comunità”.
Zelensky vuole le sanzioni americane contro la Russia
“Naturalmente, ha proseguito l’ex comico, abbiamo parlato di sanzioni contro la Russia. La loro economia continua a declinare, ed è proprio per questo che Mosca è così sensibile a questa prospettiva e alla determinazione del Presidente Trump. Questo può cambiare molto”. “Abbiamo anche discusso della nostra cooperazione bilaterale in materia di difesa con gli Stati Uniti – ha concluso – La bozza di accordo sui droni è già stata preparata dalla parte ucraina, siamo pronti a discuterla nel dettaglio e a concluderla. È uno degli accordi più solidi che si possano immaginare”.
Da Israele è rimbalzata una notizia che stride con quanto accade a Gaza. Benjamin Netanyahu sarebbe al lavoro nel tentativo di contribuire a ridurre le tensioni tra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo sostengono fonti vicine al premier sentite dalla tv pubblica israeliana Kan.
Armi per Kiev
Norvegia, Svezia e Danimarca hanno annunciato l’intenzione di finanziare congiuntamente un pacchetto di armamenti per l’Ucraina, stimato in circa 420 milioni di euro, nell’ambito del nuovo meccanismo Usa-Nato, Prioritised Ukraine Requirement List, concordato con il presidente degli Usa il mese scorso. Lunedì è arrivato un contributo di 500 milioni di euro dai Paesi Bassi.
La Russia si ritiene autorizzata ad adottare le misure più appropriate per schierare missili a medio e corto raggio. Al momento non è soggetta ad alcuna limitazione, poiché le condizioni per il rispetto della moratoria (la proliferazione voluta dall’Occidente) sono venute meno. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in una conferenza stampa. “La Russia non ha più alcuna restrizione in merito – ha detto – Non si considera più limitata in alcun modo. La Russia ritiene di avere il diritto, se necessario, di adottare misure e di intraprendere azioni appropriate”.
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