Confidi Friuli c’è la fusione, Bini: “Operazione lungimirante”
Per competere bisogna mettere da parte i campanilismi e unire le forze: così la fusione tra Confidi Friuli e Fidi impresa e turismo Veneto si pone “una visione lungimirante perché si è compreso dove sta andando il futuro”. Parole e musica di Sergio Emidio Bini, assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alle attività produttive e al turismo, che, con queste parole ha commentato l’operazione che unirà le due realtà, veneta e friulana, per rilanciare, insieme alla competitività, anche le chance economiche dei territori del Nord-Est.
Bini, che è intervenuto alla cerimonia per i 50 anni di Confidi Friuli a Udine-Gorizia Fiere di Martignacco, ha commentato la fusione con parole importanti che restituiscono il senso dell’iniziativa: “L’operazione di fusione in corso di predisposizione tra Confidi Friuli e Fidi impresa e turismo Veneto, ufficializzata oggi, è positiva e rappresenta una visione lungimirante perché si è compreso dove sta andando il futuro – ha spiegato l’assessore -. Le identità vanno rispettate ma bisogna guardare oltre i campanili perché oggi si resiste sul mercato solo se si è in grado di competere”.
Si tratta di una fusione che può vantare cifre di tutto rispetto: “I numeri della futura fusione, che si tradurrà in un patrimonio netto di circa 55 milioni di euro con uno stock di garanzie pari a circa 247 milioni di euro e quasi 26 mila soci, mostrano questa capacità di traguardare il futuro”, ha spiegato Bini. Che ha aggiunto: “Il soggetto che nascerà dalla fusione diventerà di gran lunga il più rilevante Confidi con una forte presenza in termini di operatività e rappresentatività in Friuli Venezia Giulia. E ancora: “I due Confidi presentano un ottimo livello di capitalizzazione tale da posizionarlo fra i top 10 operatori vigilati su base nazionale riconosciuti per dimensione, solidità e autorevolezza nel settore e al secondo posto fra i Confidi vigilati operanti del Nord-Est”. L’esponente della giunta regionale guidata dal governatore Massimiliano Fedriga ha rimarcato anche “l’importanza e la competenza del sistema dei Confidi” che rappresenta “il braccio operativo della Regione, che ha concesso garanzie ma soprattutto l’assistenza alle nostre imprese: per le micro e piccole questo aspetto è particolarmente importante. Dal 2018 al 2022 le risorse che la Regione ha assegnato ai Confidi regionali per la concessione di garanzie per l’accesso al credito delle Pmi è stato pari a poco meno di 50 mln di euro; queste risorse messe in circolo hanno creato ricchezze tant’è che gli indicatori macro economici della nostre imprese reggono meglio nel confronto con il livello nazionale”.
Infine Bini ha ricordato: “La Regione ha saputo riorganizzare il sistema del credito agevolato modernizzando e potenziando gli strumenti a disposizione, con un’attenzione forte al tessuto delle nostre imprese, soprattutto quelle micro e piccole. È compito delle istituzioni adoperarsi per sostenere la vera ricchezza del nostro Paese: il nostro tessuto imprenditoriale”.
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