L'uomo di Putin è negli Usa per incontrare l'inviato trumpiano mentre la Coalizione dei volenterosi spinge per la guerra
Kirill Dmitriev, capo del fondo sovrano russo (Rdif) e inviato speciale del presidente Vladimir Putin, dovrebbe incontrare oggi a Miami l’inviato statunitense Steve Witkoff. Il faccia a faccia avrà luogo in un momento particolarmente delicato per le crescenti tensioni tra Washington e Mosca sulla guerra in Ucraina, dopo che nei giorni scorsi il capo della Casa Bianca Donald Trump ha “annullato” il vertice con Putin a Budapest e imposto sanzioni alle due maggiori compagnie petrolifere russe, Rosneft e Lukoil.
Secondo Bloomberg, a convincere il tycoon a passare alle vie di fatto sarebbe stato il capo della diplomazia americana Marco Rubio, le cui posizioni sono notoriamente filo-ucraine. “Le sanzioni e le misure ostili non avranno alcun impatto sull’economia russa”, ha assicurato Dmitriev dopo il suo arrivo negli Stati Uniti, aggiungendo che “il potenziale di cooperazione economica tra Russia e Stati Uniti esiste ancora, ma si concretizzerà solo se gli interessi della Russia saranno rispettati”.
La posizione oltranzista della Coalizione dei Volenterosi
Contro la ripresa del dialogo che può riaprire la strada che conduce ai negoziati, spinge la “Coalizione dei Volenterosi” riunitasi a Londra. Il presidente francese Emmanuel Macron, in uno slancio di ipocrisia, l’ha definita una “Coalizione di pace”. Macron ha esplicitato meglio il suo concetto di pace: “Dobbiamo continuare a intensificare il nostro sostegno militare all’Ucraina: capacità di difesa aerea, capacità a lungo raggio, droni e sistemi anti-droni”. La Francia consegnerà a giorni ulteriori missili antiaerei Aster all’Ucraina, come anche i caccia Mirage.
Una linea molto simile a quella del premier britannico Keir Starmer, che ha indicato tra le priorità dei prossimi due mesi l’estromissione del petrolio e del gas russi dal mercato globale, lo sblocco dei beni sovrani della Russia per finanziare la difesa ucraina e il mantenimento della pressione militare attraverso capacità a lungo raggio. “L’intera coalizione è con l’Ucraina, passo dopo passo – ha affermato Starmer – per arrivare a una pace duratura da una posizione di forza”.
Il pasticcio sugli asset della Russia
Con il passare delle ore, si sta delineando l’ennesimo disastro targato Bruxelles. Uno dei problemi del prestito basato sugli asset russi congelati che la Commissione Europea vorrebbe concedere agli ucraini, come ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde, è costituito dalle “garanzie” molto “solide” che dovrebbero essere fornite dagli Stati membri dell’Ue. L’alternativa “si chiama debito”, ha ammesso il premier belga Bart De Wever al termine del Consiglio Europeo. Un salasso a cui andrebbero sommate le conseguenze dei contenziosi legali e le ricadute sui cittadini europei per il prolungamento della guerra.