Esteri

Conquista del Donbass, procede l’avanzata russa. Le forze di Mosca prendono Severodonetsk

Da Mariupol salpa prima nave dopo lo sminamento. Kherson vuole entrare a far parte della Federazione russa

di Adolfo Spezzaferro -


Entro il primo luglio il Donbass va conquistato: secondo l’intelligence ucraina sarebbe questo l’ordine impartito dal presidente russo Vladimir Putin. A dare la notizia l’agenzia ucraina Unian. Entro quella data dunque le truppe russe dovrebbero riuscire a prendere il controllo dell’intera regione di Lugansk e Donetsk. Tuttavia la notizia va presa con le pinze, visto e considerato che spesso in questo conflitto abbiamo assistito a scambi di accuse su notizie false confezionate dalla disinformatia, che in Russia così come in Ucraina era di casa ai tempi dell’Urss.

Certo è che l’offensiva russa nel Donbass prosegue a ritmo sospinto. Si registra l’avanzata delle truppe di mosca nell’area di Slovyansk-Severodonetsk. Per quanto riguarda l’area di Slovyansk, i russi dopo aver consolidato il controllo della città di Lyman stanno avanzando verso sud, e proprio in questa direzione avrebbero conquistato i villaggi di Dibrova e di Staryi Karavan (circa sette chilometri a sud di Lyman). A Severodonetsk, d’importanza strategica per completare la conquista della regione del Donetsk e tagliare fuori dall’area gli ucraini, le forze di Mosca hanno raggiunto il centro della città. Dal canto loro, le truppe di Kiev si stanno ritirando per evitare di rimanere intrappolati nel centro urbano. La città è circondata per tre lati, mentre il quarto è il fiume Seversky Donec.

Severodonetsk è il primo grande centro che potrebbe cadere completamente in mano russa. Allo stato attuale le forze di Mosca stanno sfondando le difese posizionandosi alla periferia nord-orientale e sud-orientale della città, ed hanno iniziato a muoversi nel centro, utilizzando una tattica simile a quella adottata a Mariupol. “Sparano per tre, quattro, cinque ore di seguito e poi attaccano”, spiega il governatore, mentre testimoni hanno riferito dell’avanzata dei carri armati russi nei varchi aperti dall’artiglieria. I combattimenti, molto intensi, vanno avanti di strada per strada. Mentre i circa 13 mila civili rimasti nella città semidistrutta si sono nascosti negli scantinati e nei bunker.

Le forze russe poi hanno diffuso il video della prima nave merci che lascia il porto di Mariupol dopo lo sminamento. La nave era “accompagnata dalle barche della base navale di Novorossijsk della flotta del Mar Nero”. Secondo il ministero della Difesa russo “la nave mercantile è carica di metallo, che deve essere consegnato al porto di Rostov sul Don”. L’area del porto e delle acque limitrofe è stata sminata dagli specialisti della flotta russa del Mar Nero. “In totale sono state esaminate 134 strutture, sono stati scoperti e neutralizzati più di 12 mila oggetti esplosivi e armi”.

Intanto, a quanto pare le autorità della regione di Kherson intendono sollevare la questione dell’ingresso nella Federazione russa nel prossimo futuro affinché diventi entità territoriale a tutti gli effetti della Russia. Lo riferisce all’agenzia russa Tass Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione militare-civile della regione di Kherson. “La regione di Kherson intende entrare a far parte della Federazione russa nel prossimo futuro, diventandone parte costituente a tutti gli effetti”, afferma il funzionario.

Con la conquista del Donbass è plausibile che Putin si sieda al tavolo dei negoziati. Tuttavia non è affatto scontato che lo stesso farà Zelensky. Dipende dalle indicazioni – chiamiamole così – che riceverà da Washington.


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