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Firmato il nuovo contratto dei metalmeccanici: ecco i numeri dell’intesa

Aumenti salariali, più flessibilità e meno precariato: il sì all'accordo

di Cristiana Flaminio -


L’accordo vien di sabato: dopo lunga gestazione siglato il nuovo contratto dei metalmeccanici. L’intesa è stata sottoscritta dalle parti datoriali, Assistal e Federmeccanica, insieme ai sindacati Fim, Fiom, Uilm. L’accordo è stato trovato su una piattaforma che prevede, insieme al riconoscimento del valore del lavoro, delle precise garanzie salariali. E poi una più intensa flessibilità per gli orari di lavoro e il bilanciamento lavoro-famiglia. E quindi un impegno preciso su formazione e politiche di genere, limiti all’utilizzo dei contratti precari. Ecco tutte le cifre e i numeri del nuovo accordo.

Il nuovo contratto dei metalmeccanici: i numeri

Iniziamo dalle cifre. L’intesa prevede un aumento di 205 euro per l’intera vigenza contrattuale. Si tratta di  177euro sui minimi per i prossimi tre anni. Nello specifico 53 euro al mese nel 2026, che passano a 59 2027 per arrivare quindi a 65 nel 2028. A queste cifre vanno aggiunti i circa 28 euro già erogati a giugno scorso. In aumento, da 200 a 250 euro l’anno, l’ammontare dei cosiddetti flexible benefits che, sempre nel periodo 2021-2028 raggiungono così la somma di 1750 euro netti per ciascun addetto. Si tratta di cifre interessanti che hanno convinto le parti salariali.

Flessibilità e bilanciamento lavoro-vita privata

È stato portato, nel nuovo contratto dei metalmeccanici, a 96 ore l’anno il tetto per bilanciare i carichi di attività. Innalzata a 128 ore la soglia tra plurisettimanale e straordinario in quote esenti. I permessi annui retribuiti a fruizione collettiva passano da cinque a sette giorni (da 40 a 64 ore) per tutti. È stata sancita l’introduzione della possibilità di accedere a tre giorni di permesso annui per malattia del figlio fino a 4 anni, con retribuzione pari all’80%. Inoltre c’è l’accordo sul meccanismo che finalizzato a garantire una maggiore tutela del rapporto di lavoro ai lavoratori disabili comprendendo anche le malattie degenerative, oncologiche, morbigene.

Limiti ai contratti a tempo e formazione

All’interno del nuovo contratto dei metalmeccanici è previsto che i contratti a termine non possano superare i dodici mesi di durata se non a fronte di specifiche cause e ben determinate. Dal 2027, queste  causali potranno essere usate solo se verranno stabilizzati almeno il 20% dei precedenti contratti a tempo determinato. Per quanto riguarda i contratti a somministrazione, è stato inserito un un termine di durata a tempo indeterminato, misura che tutela impresa e lavoratori nell’utilizzo di questo importante strumento di flessibilità. È stato deciso, poi, di incentivare e migliorare la formazione e di istituire osservatori e strumenti per giungere all’obiettivo della parità salariale tra dipendenti donne e uomini.


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