Attualità

Cooperazione alla francese

di Maurizio Zoppi -


La tematica delle migrazioni sul Canale di Sicilia torna ad agitare le acque in Europa dopo anni di pausa dovuti al Covid-19 e la guerra in Ucraina. La strategia dello sbarco selettivo adottato dal governo Meloni ha fatto andare su tutte le furie il governo francese e a dirla tutta, non convince nemmeno Bruxelles che ora cerca una via alternativa per soccorrere, accogliere e ricollocare i migranti all’interno dei Paesi Ue.
L’ultima bordata, da parte del governo di Parigi nei riguardi dell’Italia è “fresca fresca” ed arriva direttamente dall’Eliseo.
“ll rifiuto italiano di accogliere la Ocean Viking è stato un brutto gesto, ma l’importante è continuare la cooperazione”. Questo il commento evidenziato dall’entourage di Emmanuel Macron ai giornalisti. La posizione francese appare tuttavia più ammorbidita rispetto a prima, quando il portavoce del governo Olivier Veran aveva annunciato lo stop alla ricollocazione di 3mila migranti provenienti dall’Italia. Ora l’ Eliseo fa sapere che “le persone sbarcate a Tolone saranno scontate da quanti sono accolti quest’anno a titolo di solidarietà con l’Italia”. Inoltre spiegano che: “la Francia, deve riuscire a costruire una strategia che sia conforme ai nostri principi e guardi la realtà in faccia. Il Presidente tiene ai nostri principi: proteggere quelle e quelli che si battono per la libertà nei loro paesi. La pressione migratoria è fortemente cresciuta in questi ultimi anni in Europa e le nostre regole non sono state costruite per questa situazione”.
E tra le dichiarazioni dei politici di Francia e Italia, rispetto alla situazione dei migranti, continuano quotidianamente gli sbarchi nelle coste dello Stivale. Anche la rotta balcanica in questi giorni vede un aumento massiccio di migranti. “Spero che questo nuovo Governo prenda in mano la situazione”. Auspica il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, ricordando che gli arrivi in città stanno aumentando. “Lampedusa ha bloccato tutto, la Francia ha bloccato tutto. Il risultato è che i migranti non si spostano mentre nel frattempo nuove persone continuano ad arrivare”, denuncia il sindaco.
Nel frattempo, ieri è stato il turno della Puglia in cui si sono accesi i riflettori dei mass media. Un motoveliero con a bordo 102 migranti è arrivato al porto di Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce. A bordo, precisamente a poppa, coperto da un telo il corpo di un uomo morto, secondo i primi accertamenti, da 3 o 4 giorni. Probabilmente è deceduto per un malore o per precedenti patologie durante la traversata durata complessivamente 7 o 8 giorni. A bordo c’erano anche donne e bambini. Sul posto sono intervenuti il 118, la Guardia costiera e la Guardia di Finanza del Reparto Aeronavale di Bari e di Gallipoli. Sono stati i finanzieri ad avvistare l’unità navale a poche miglia da Leuca. I migranti sono stati portati nel centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Sul posto sono intervenuti anche carabinieri, polizia e volontari della Croce rossa. Ovvie le indagini per individuare gli scafisti.
Ed in questa situazione di crisi umanitaria, dalla Sicilia, l’arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, lancia un monito: “I migranti devono uscire dal porto ed entrare in città, arrivare fino ai Palazzi delle istituzioni. Non basta accoglierli al porto”.


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