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Coppa Davis quell’insalatiera che fa tanto cultura dello sport

di Redazione -

Coppa Davis


DI BENEDETTA BASILE
La Coppa Davis è la più importante competizione di tennis maschile a livello mondiale, ed è organizzata dalla Federazione Internazionale Tennis ogni anno.
Inizialmente chiamata Davis Cup by Rakuten e fino al 1945 nota come International Lawn Tennis Challenge, venne ideata nel 1899 da quattro membri della squadra di tennis dell’ Università di Harvard, che volevano sfidare i “cugini” britannici. Una volta ricevuto il via libera dalle rispettive associazioni, Dwight Filley Davis, uno dei quattro giocatori della squadra di Harvard e di famiglia molto benestante, progettò la formula del torneo e acquistò di tasca sua un trofeo adatto da consegnare ai trionfatori. Ordinò, quindi, quella che ancora oggi è nota come un’ “insalatiera” d’argento a Shreve, Crump&Low, il più antico fornitore di beni di lusso del Nord America, che commissionò la realizzazione alla compagnia di William Durgin a Concorde che a sua volta affidò il compito a Rowland Rhodes.
Davis non era un ventenne amante della racchetta qualunque, si era già fatto notare nell’emergente tennis americano con un finale in singolare e tre titoli consecutivi nel campionato nazionale statunitense, che oggi conosciamo come Us Open. Il giovane pretendeva che questo sport acquistasse una maggiore visibilità e prestigio a livello mondiale. Un obiettivo che sembrò ambizioso, ma che senza dubbio raggiunse.
Il primo incontro tra Stati Uniti e Regno Unito si tenne il 9 febbraio del 1900 al Longwood Cricket Club di Boston nel Massachusetts. A gran sorpresa la squadra statunitense, di cui Davis faceva parte, vinse i primi tre incontri. In campo insieme a lui andarono Holcombe Ward e Malcolm Whitman, mentre per la squadra britannica giocarono Ernest Black, Herbert Roper Barret e Arthur Gore. L’anno dopo le due nazioni non gareggiarono e nel 1902, sui campi del Crescent Athletic Club, gli USA vinsero nuovamente per 3 a 2. Fu nel 1904 che il torneo si allargò per comprendere altre nazioni come il Belgio, l’Austria, la Francia e nel 1905 anche una squadra combinata di Nuova Zelanda e Australia, l’Australasia, che gareggiò fino al 1913. Il successo fu del tutto inaspettato. La competizione venne ribattezzata nel 1945 “Coppa Davis”, in seguito alla morte del suo ideatore, che nel frattempo era diventato negli Stati Uniti un importante uomo politico: dal 1925 al 1929 fu Segretario alla Guerra e dal 1929 al 1932 Governatore generale delle Filippine. Prima della sua morte l’uomo lasciò una frase da ricordare: “Se avessi saputo il successo che avrebbe ottenuto il torneo, avrei fatto fare la coppa d’oro.
Già nel 1923, visto il numero crescente di squadre, la federazione mondiale si vide costretta a dividere le nazioni per aree geografiche denominandole “zona americana” e “zona europea”. In seguito nel 1955 venne istituita anche la “zona orientale”. Dal 1950 al 1967 fu l’Australia a dominare la competizione, vincendola per ben 15 volte, ma dalla sua nascita a primeggiare di più, ben 32 volte, furono gli USA, seguiti dalle 28 dell’Australia, 10 il Regno Unito, 10 la Francia, 7 la Svezia e 5 l’Australasia. Il dominio di USA, Regno Unito, Francia e Australasia fu interrotto nel 1974, quando si qualificarono per la finale le squadre del Sudafrica e l’India, ma quest’ultima si rifiutò di disputarla per protestare contro la politica di apartheid del governo sudafricano, consegnando così loro la vittoria.
Da allora diverse altre nazioni vinsero la competizioni, tra cui anche l’Italia nel 1976.
In occasione del 100° anniversario dalla fondazione del torneo, gareggiarono per la Coppa Davis ben 129 nazioni.
Attualmente la Coppa Davis divide le nazioni partecipanti in diversi tabelloni o serie sulla base dei risultati ottenuti l’anno precedente. La serie d’élite è costituita dal “World Group”, formata da sedici squadre dalle quali si determina la vincitrice. A vincere più match in Coppa Davis fu decisamente l’uomo dei record, l’italiano Nicola Pietrangeli, in 66 incontri vinse 120 match, di cui 78 in singolare e 42 in doppio e ne perse 44. Domenico Vicini giocò ben 93 incontri, mentre la più lunga striscia di match vincenti in singolare appartiene a Bjorn Borg, che tra il 1973 e il 1980 ne vinse ben 33. L’australiano Roy Emerson è il tennista che ha vinto più Coppe, 8, e Bill Tilden quello che giocò più finali, 11.

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