Esteri

COREA VS COREA

di Martina Melli -


Si trema ancora nel Pacifico.

Ieri la Corea del Nord ha lanciato due missili balistici a corto raggio al largo della sua costa orientale. Il ministero della Difesa giapponese ha stimato che entrambi i razzi siano stati sparati intorno alle 7:00, ora locale di lunedì, e siano caduti nel Mar del Giappone “a est della penisola coreana, al di fuori della zona economica esclusiva del Giappone”.

L’esercito della Corea del Sud ha condannato”fortemente” i due lanci in quanto atto di “significativa provocazione “. Occhio per occhio. Da sabato le due Coree si rispondono a suon di missili, in un anno in cui la Corea del Nord ne ha lanciati più di 70, il numero più alto di sempre. Pyongyang ha recentemente intensificato le minacce nucleari e minacciato una risposta “senza precedenti” alle esercitazioni militari di Sud Corea e alleati, che interpreta come la preparazione a una futura invasione.

Sia la Corea del Sud che il Giappone hanno condannato i recenti lanci nordcoreani come minacce alla pace internazionale e violazioni delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che vietano qualsiasi attività balistica da parte del Paese.
Il capo di gabinetto giapponese Hirokazu Matsuno ha detto che la Corea del Nord potrebbe insistere con ulteriori provocazioni, altri lanci di missili e nuovi test nucleari. Alle pesanti accuse della Corea del Nord, gli alleati rispondono che le loro esercitazioni sono di natura prettamente difensiva.

Come è facile immaginare, in molti sostengono che Kim Jong-un usi le esercitazioni dei suoi rivali come pretesto per testare e migliorare i suoi sistemi d’arma.

L’agenzia di stampa centrale coreana ufficiale ha dichiarato che i test simulano attacchi su obiettivi fino a 395 chilometri di distanza.
Secondo le valutazioni giapponesi e sudcoreane, i missili nordcoreani hanno volato ad un’altitudine massima di 50-100 chilometri e una distanza di 340-400 chilometri. La Corea del Nord ha affermato di avere missili in grado di colpire sia la terraferma degli Stati Uniti che la Corea del Sud con armi nucleari, ma molti esperti stranieri sostengono che, al contrario, non sia ancora in grado di padroneggiare alcune tecnologie chiave, come la costruzione di testate abbastanza piccole da essere montate su missili, o garantire che quelle stesse testate sopravvivano al rientro atmosferico. Nel frattempo, il Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti ha dichiarato che l’impegno americano per la difesa della Corea del Sud e del Giappone “rimangono ferrei”.


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