Correva l’anno 1275, gli Astigiani corsero il Palio sotto le mura di Alba
Era il primo vero Palio, correva l’anno 1275, Asti e Alba si detestavano: Guelfa la prima, ghibellina e roccaforte angioina la seconda, tra le due città scoppiò un lungo conflitto che si concluse con la vittoria astigiana e, per scherno, gli astesi corsero il primo Palio proprio sotto le mura di Alba. Ma come gli astigiani vivevano il Palio nel Duecento? Mentre Asti si prepara a correre il Palio 2025 andiamo indietro nel tempo di 750 anni quando nacque la storica manifestazione. Tutta la città vi partecipava, anche più di adesso, gli astigiani si riversavano in massa per le strade cittadine, affollavano quello che oggi è corso Alfieri accompagnando fantini e cavalli montati a pelo, senza sella, come avviene oggi, con urla forsennate sullo sfondo di una “foresta” di torri, oltre 120 che circondavano Asti. Otto secoli fa il Palio non era solo una festa religiosa, aveva un carattere anche politico, come segno di sfida simbolica al potere angioino. Era più di una corsa, era un momento di unità e di orgoglio per la città che cercava di riaffermare la propria indipendenza con una competizione accesa e spettacolare tra le contrade, con banchetti, musica e celebrazioni. Così Asti viveva il Palio verso la fine del XIII secolo ed era tutt’altro che una piccola comunità, contava quasi 50.000 abitanti contro i 73.000 di oggi. Sono molte le città che organizzano il Palio, il più popolare è quello di Siena in Piazza del Campo ma non è il più antico d’Italia. Per trovare il più antico bisogna andare proprio ad Asti. I 750 anni del Palio di Asti verranno festeggiati domenica 7 settembre con la tradizionale corsa a cavallo nella centrale piazza Alfieri ma come si svolgeva in pieno Medioevo? A quell’epoca Asti era una potente città guelfa, nemica di Alba, Alessandria e Acqui Terme, tutte ghibelline, e con l’arrivo di Carlo I d’Angiò nel nord della penisola, Asti scese in guerra contro le le truppe angioine. Il conflitto durò quindici lunghi anni e terminò con la battaglia di Roccavione nel novembre 1275 e la vittoria degli astigiani. In quell’occasione, come scrisse il cronista locale Guglielmo Ventura, gli astigiani corsero il primo Palio proprio sotto le mura della nemica Alba, sostenuta dagli angioini, dopo aver saccheggiato le vigne confinanti. Un sorta di “Palio di guerra” fortemente voluto dagli astesi per umiliare Alba. In realtà, fino alla metà del Trecento, la corsa si svolse “alla tonda” in un percorso circolare che corrispondeva più o meno all’area delle piazze Alfieri e Libertà. Quando Gian Galeazzo Visconti, signore di Asti, fece costruire una nuova cittadella fortificata, la corsa non si tenne più “alla tonda” ma “alla lunga”, su un percorso lineare di due chilometri e mezzo lungo corso Alfieri. Rispetto ad oggi il Palio si correva il 1 maggio, giorno della festa di San Secondo, patrono della città.
Filippo Re ilTorinese.it
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