Attualità

COSE DELL’ALTRO MONDO – Il déjà vu che nasconde il Multiverso

di Andrea Nido -


“Non sosteniamo un unico universo, ma i nostri risultati implicano una significativa riduzione del multiverso, a una gamma molto più piccola di possibili universi”. Può essere davvero concreta l’esistenza di altri universi, paralleli al nostro, dove vivano diverse versioni di noi, anch’esse inconsapevoli della nostra esistenza? Secondo l’ultimo lavoro del genio della fisica Stephen Hawking, lo studio che il mondo scientifico considera come il suo testamento spirituale, si! In una serie tv, Fringe, l’esistenza di un universo parallelo è addirittura il fulcro stesso della storia intorno alla quale si svolgono gli eventi. Ma la base di questa teoria e i suoi fondamenti, quali sono? Il quantum entanglement o correlazione quantica, cioè quello che ancora oggi è considerato uno dei più grandi enigmi della fisica, stabilisce che esiste una correlazione spazio temporale tra le singole particelle dell’universo, sia che si trovino adiacenti che agli opposti del cosmo. Albert Einstein, insieme a Boris Podolsky e Nathan Rosen, nel 1935 scrisse un articolo dove asseriva che, se la teoria quanto-meccanica del mondo è vera, allora ci troviamo di fronte ad un paradosso. Il paradosso di cui parla il geniale fisico è rappresentato proprio dall’esistenza di molteplici soluzioni, tutte possibili, che risolvono l’equazione. In parole povere, la fisica relativistica ci dice che se esiste questo universo, ne esistono infiniti altri dove valgono le stesse regole. Per cercare di semplificare questo concetto possiamo rifarci ad una esperienza che quasi ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita: avere un déjà vu. Vale a dire quella sensazione di aver già vissuto ciò che si sta vivendo in un determinato momento, ma in un altro contesto. La teoria del multiverso spiegherebbe anche questo fenomeno. Il fisico americano Michio Kaku sostiene che un individuo, attraverso i dejà vu, possa venire in contatto con il se stesso di un universo parallelo, provocando distorsioni percettive. Sembra fantascienza di serie b, lo so, ma ogni concetto e teoria raccontata fin qui sono stati dimostrati. Con i numeri. E come tutti sappiamo, la matematica non è un’opinione. Non lo è mai.


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